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Nuoro

La cucina senza frontiere si ritrova a Santa Lucia

di Sergio Secci
La cucina senza frontiere si ritrova a Santa Lucia

Siniscola, grande fermento per l’attesa tappa della Fiera del gusto internazionale L’assessora Paola Fadda: «Un’offerta gustosissima per turisti e residenti»

16 luglio 2021
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SINISCOLA. Ha preso il via ieri a Santa Lucia la Fiera del gusto internazionale, un evento espositivo gastronomico che ospita cucine di tutto il mondo compresa quella regionale sarda. L’iniziativa è dell’amministrazione comunale e la rassegna che durerà sino a domenica sarà curata dall’associazione culturale Invitas. «Si tratta di un offerta gustosissima e variegata, proposta a residenti e turisti» dice l’assessora comunale Paola Fadda. «Dall’eccellenza della terra ospitante per gli amanti del maialetto sardo a carni cucinate dal team argentino. Oltre agli arrosti, saranno proposti anche i primi della tradizione ligure con le trofie al pesto o la focacceria per perdersi in succulenti e deliziosi panini, dai made in Usa con maxi burger da 259 gr cotti a bassa temperatura agli hot-dog o la panzotteria tradizionale pugliese». Presenti a Santa Lucia anche stand di dolci, torroni e altro ancora. Protagonista, infine, la birra artigianale, con il primo beer bus italiano, uno scuolabus riadattato capace di contenere oltre 30 spillatrici. L’edizione 2021 della rassegna ha preso il via il 20 giugno a Cagliari per fare poi tappa a Sassari, Capoterra, Carbonia, Arzachena prima di giungere a Santa Lucia e proseguire il tour in altri comuni isolani. Oltre allo street food un’area del lungomare della frazione siniscolese, è dedicata all’artigianato e all’agroalimentare, con piccoli produttori di nicchia che potranno mettere in vetrina miele, olio extravergine, bottarga, tartufo sardo. «Una rassegna che si svolgerà in un’atmosfera di festa – spiega ancora Paola Fadda – per gustare il sapore dello stare assieme nel rispetto delle norme anti-Covid. La Sardegna e il calore dei sardi sono sede di ripartenza per i più stimati ambasciatori del cibo di strada nazionale ed internazionale dopo i drammatici mesi di stop imposti alla categoria dei fieristi, che pian piano cerca di rimettersi in sesto dopo mesi bui» conclude l’assessora comunale Fadda. Non solo una Festa del cibo di strada, quella di Santa Lucia, ma un evento che crea indotto nei comuni ospitanti, tutti gli streetfooders, team e staff organizzativo pernottano per almeno sei giorni nelle località dove la kermesse fa tappa, mentre i prodotti freschi quali pane, verdure, bibite e altro, vengono acquistati presso attività locali.

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