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Nuoro

Bottigliata a un ragazzo: cuoco patteggia due anni

Bottigliata a un ragazzo: cuoco patteggia due anni

Siniscola. Il processo era nato da una lite alla festa della Madonna delle Grazie Il 17enne aveva riportato un trauma cranico. L’imputato: «L’ho colpito per caso»

21 luglio 2021
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NUORO. Ha patteggiato una pena a 2 anni, per l’accusa di lesioni gravi, Giovanni Carzedda, il giovane di Siniscola che il 20 ottobre del 2019 era finito nei guai per un’aggressione a Siniscola durante i festeggiamenti per la Madonna delle Grazie. Carzedda, di professione cuoco, inizialmente era stato accusato di tentato omicidio per aver colpito con una bottigliata un ragazzo di 17 anni, che in un primo momento era stato portato alla guardia medica ma che poi, viste le sue condizioni di salute, era stato subito trasportato in codice rosso all’ospedale San Francesco di Nuoro con un’emorragia cerebrale causata da un trauma cranico. In un primo momento, tuttavia, il suo stato di salute non era apparso così grave perché la ferita alla testa era superficiale. Solo in un secondo momento si era scoperto che il trauma gli aveva provocato un’emorragia interna per la quale era stato necessario il ricovero d’urgenza.

Durante l’interrogatorio di garanzia, il giovane, assistito dall’avvocato di fiducia Antonello Cucca, aveva esposto la sua versione dei fatti. «Quella sera – aveva raccontato al giè– mi trovavo in compagnia della mia fidanzata quando alcuni giovani le hanno rivolto pesanti apprezzamenti. Sono intervenuto per difenderla quando sono stato accerchiato da otto persone, tra cui il 17enne ferito, che mi provocavano con fare minaccioso. Sentendomi in netta minoranza, – aveva proseguito Carzedda – ho cercato di lasciare perdere. Solo quando la situazione si è tranquillizzata, e il gruppo di giovani si è allontanato da noi, ho impugnato una bottiglia di birra vuota che era poggiata su un muretto e l’ho lanciata verso la “comitiva” che camminava qualche metro più avanti. Solo per caso ho colpito il minore che è stato poi trasportato in ospedale». Certo è che in seguito l’accusa nei confronti di Carzedda è stata riqualificata in “lesioni gravi” e con questa accusa il giovane siniscolese ha affrontato il processo con il rito abbreviato. Ieri mattina, dunque, la vicenda è arrivata alla sentenza. L’avvocato di Carzedda, Antonello Cucca, ha concordato con l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero, Giorgio Bocciarelli, una condanna di 2 anni per il suo assistito. Il gup Cozzella ha ritenuto la pena congrua e ha accolto quella richiesta pronunciandosi per una condanna a 2 anni. Ma la pena è stata sospesa con il beneficio della condizionale. (v.g.)

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