La Nuova Sardegna

Nuoro

La scuola civica Mea fucina di nuove band

di Mauro Piredda
La scuola civica Mea fucina di nuove band

La Caletta. Sotto la guida del direttore Carlo Sezzi nascono collaborazioni tra esordienti e veterani

31 luglio 2021
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SINISCOLA. Spesso si concepisce una scuola civica di musica come un mero dispensario di nozioni il cui apprendimento è finalizzato all’esecuzione, solista o in gruppo, di un brano o più in un saggio di fine anno. Un’idea di struttura che non è certo nelle corde del direttore artistico della scuola siniscolese Carlo Sezzi. L’affermato batterista posto a capo di Mea, la scuola civica che sì, trova Siniscola come capofila, ma che coinvolge altri 8 comuni, ha più volte ribadito la necessità di un esperienza che sia tutt’uno con il territorio.

Le performance collettive e itineranti della Carovana Mea (che ha già toccato La Caletta e Lula e che da fine agosto riprenderà le sue tappe partendo da Posada) ne sono un esempio; la creazione delle sale prove comunitarie ne sono un’altra dimostrazione. Ed è in questo tessuto che stanno nascendo nuove band. Una di queste è il combo chiamato “The Pianophonisti” nato ad aprile di quest’anno grazie alla rete di contatti creata dalla scuola. Questi i componenti: il sassofonista Luciano Sezzi, uno dei fiati dei Kenze Neke; il chitarrista Alex Spalvieri, proveniente dal background metal e che unisce virtuosismi e versatilità; il bassista Alessio Concas, ex allievo della scuola e componente del laboratorio interclasse, iscritto al conservatorio Canepa di Sassari e membro della band di Giampaolo Conchedda; il batterista Federico Piga, neodiplomato e prossimo studente dell'accademia di Tullio de Piscopo a Milano; il chitarrista e cantante Simone Virdis: chitarra e voce, anch’esso in procinto di trasferirsi a Milano per studiare design e grafica a Milano ma, con Piga, con un piede in Sardegna per tenere vivo l’esperimento “Pianophonisti” con i suoi concerti estivi. Il repertorio della band è un ventaglio di esperienze che vanno dal funk moderno agli standard jazz. Il tutto suonato con piglio accattivante e coinvolgente.

Le attività della band, dentro la sala prove della Mea e, al di fuori di essa, nelle serate chi li vedono protagonisti nel territorio baroniese, dimostrano quanto la ricetta del direttore Sezzi sia valida. Musica nel e per il territorio, con ricette che possano unire l'aspetto musicale e quello sociale. Le sale prove comunitarie, infatti, sono autogestite dai musicisti attraverso il meccanismo della banca del tempo. Un modo per donare successivamente alla comunità quanto si produce in termini di studio teorico e pratico e di affiatamento.

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