La Nuova Sardegna

Nuoro

“Percorsi di lunga vita” ancora in stallo

“Percorsi di lunga vita” ancora in stallo

Osini. Il segretario della Cgil Pani teme che vadano perduti i fondi regionali

10 agosto 2021
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OSINI. Giacomo Pani, segretario generale confederale Nuoro Ogliastra della Cgil, segue sempre con grande attenzione l’evolversi della situazione di “Ogliastra, percorsi di lunga vita”, il progetto di sviluppo, frutto della prima programmazione negoziata fra Regione e territori, che venne firmato nel dicembre 2016 dai sindaci dei due centri maggiori (Tortolì e Lanusei), dalle organizzazioni sindacali, dai presidenti delle tre unioni dei comuni, con la precedente giunta Pigliaru. Il progetto di sviluppo territoriale ha una dotazione di 59 milioni di euro dalla Regione. «Nonostante i continui solleciti da parte di diversi sindaci e dei sindacati – rimarca Pani – la situazione non è affatto migliorata. A quanto risulta si continuano a registrare forti ritardi nella progettazione degli interventi, compresi all’interno di questa programmazione negoziata fra Regione e territorio».

Il sindacalista cita poi due progetti che grazie alla costante pressione di alcune amministrazioni comunali interessate stanno andando avanti. Il riferimento è al “Volo dell’angelo”, l’aerofune fra Osini e Gairo e allo stesso intervento nel territorio di Lanusei. Il segretario generaledella Cgil ricorda che unica stazione appaltante venne designata l’Unione dei Comuni della Valle del Pardu, con sede a Osini. Il sindacalista a questo proposito lancia un’idea che punta a coinvolgere i 22 Comuni ogliastrini. «È da tempo – prosegue Giacomo Pani – che sostengo che per potere andare avanti con le progettazioni, servirebbe, anche se non previsto, altro personale per potere seguire le varie fasi dei progetti inseriti all’interno di questa programmazione negoziata. Ma visto che niente cambia ritengo sia giusto che tutti i Comuni possano “cedere” per qualche giorno propri tecnici o impiegati per seguire le pratiche. Se poi non dovessero averne la possibilità, si potrebbe cercare di avere qualcuna di queste figure lavorative grazie a una quota che dovrebbe essere messa da ogni ente locale interessato a che i progetti riescano a essere finalmente mandati avanti». (l.cu.)

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