La Nuova Sardegna

Nuoro

Ospedale, da settembre sospesa la Radiologia

di Michela Columbu
Ospedale, da settembre sospesa la Radiologia

Sorgono. Il reparto non avrà i macchinari in attesa che vengano montati i nuovi La protesta del comitato: «Una decisione scellerata. Basta utilizzare altre sale»

20 agosto 2021
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SORGONO. La fine dell’estate, per l’ospedale San Camillo, potrebbe rivelarsi più difficile con la possibile chiusura della Radiologia da settembre e fino agli inizi di novembre. Sembrerebbe, infatti, che il bacino d’utenza del Mandrolisai dovrà fare a meno per un periodo di tempo troppo lungo del servizio, senza il quale il pronto soccorso sarà ulteriormente depotenziato. La strumentazione che è in funzione ora nell’ospedale dovrà infatti essere smontata per fare spazio al nuovo macchinario annunciato nei giorni scorsi dalla direzione sanitaria nuorese. Ossia «un nuovo telecomandato polifunzionale di ultima generazione – avevano spiegato dalla Assl di Nuoro – in grado di svolgere tutti gli esami radiologici, e un telecomandato digitale diretto, che consente l’archiviazione informatizzata delle immagini».

La questione della possibile mancanza dei macchinari per il periodo necessario alla sostituzione, pur se con lo scopo di migliorare la qualità del servizio, non depone certo a favore della delicata situazione dell’assistenza sanitaria locale per la quale da maggio il comitato Sos Sanità Barbagia Mandrolisai chiede con insistenza, attraverso manifestazioni pacifiche, maggiori attenzioni. Dalla parte degli attivisti ci sono i dati scientifici e medici che impongono tempistiche di intervento immediate a seconda delle patologie per le quali si richiede assistenza, ragion per cui l’ospedale di Sorgono dev’essere quanto prima riportato ai livelli di funzionamento conosciuto dalle popolazioni. «Per questo l’ospedale non può permettersi al momento di sospendere, seppur temporaneamente alcun servizio di quei pochi funzionanti. Chiediamo che la radiologia continui a funzionare per il periodo di montaggio del nuovo macchinario – sono le parole di Pina Cui e Bachis Cadau, attivisti che parlano a nome del Comitato – con l’utilizzo di altre sale. Sarebbe una decisione scellerata in capo a persone che dovrebbero quanto meno dimettersi o essere rimosse. Se pensiamo poi che il tutto è aggravato anche dal generale aumento dei contagi da Covid, ragione per la quale la radiologia è da considerare ancora più importante, siamo pronti a vigilare affinché nessuno metta mano sulla vecchia strumentazione. Non possiamo più permetterci di essere considerati spettatori passivi della nostra assistenza sanitaria». In programma per domenica 22 agosto alle 20.30, la quarta marcia, stavolta in notturna a cui seguirà l’inaugurazione del presidio permanente al San Camillo (manifestazioni inizialmente previste per il 13 agosto, ma poi rimandate per via dei gravi lutti che hanno coinvolto Atzara e Meana Sardo).

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