Maltrattamenti, non potrà avvicinarsi alla moglie
Macomer. Misura cautelare del Gip di Oristano per un uomo di 39 anni. Indagini del commissariato
26 agosto 2021
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MACOMER. Non potrà avvicinarsi nei luoghi frequentati dalla moglie, che vessava, un uomo di 39 anni di Macomer nei cui confronti il Gip del tribunale di Oristano ha disposto il divieto di avvicinamento. Si tratta di una misura cautelare conseguente agli accertamenti compiuti dagli agenti del commissariato, dopo che la moglie, una donna di 33 anni, aveva denunciato ripetuti episodi di maltrattamento.
Il marito non solo l’avrebbe anche minacciata, subissata di messaggi umilianti, ma si è spinto oltre, mettendo a rischio la sua incolumità. In una circostanza, infatti, uno dei ripetuti pedinamenti è sfociato in un vero e proprio inseguimento in auto, terminato con un tentativo di speronamento della donna.
Solo il caso ha impedito conseguenze più gravi alla 33enne, che ha deciso di porre fine a una situazione gravissima e si è quindi rivolta alla Polizia.
Le indagini hanno permesso di ricostruire un quadro probatorio coerente con la denuncia della donna. Tutti gli elementi sono stati portati all’attenzione del Gip e hanno dato origine alla misura cautelare.
La Polizia di Stato sensibilizza ampiamente i giovani contro la violenza di genere e ricorda che uno degli strumenti disponibili è l’applicazione denominata “Youpol”, realizzata e gestita dalla stessa Polizia di Stato.
L’app si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per i dispositivi Ios ed Android ed è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli agenti, mantenendo l’anonimato. In questo modo si può denunciare una situazione che può diventare pericolosa e chiedere quindi aiuto.
Il marito non solo l’avrebbe anche minacciata, subissata di messaggi umilianti, ma si è spinto oltre, mettendo a rischio la sua incolumità. In una circostanza, infatti, uno dei ripetuti pedinamenti è sfociato in un vero e proprio inseguimento in auto, terminato con un tentativo di speronamento della donna.
Solo il caso ha impedito conseguenze più gravi alla 33enne, che ha deciso di porre fine a una situazione gravissima e si è quindi rivolta alla Polizia.
Le indagini hanno permesso di ricostruire un quadro probatorio coerente con la denuncia della donna. Tutti gli elementi sono stati portati all’attenzione del Gip e hanno dato origine alla misura cautelare.
La Polizia di Stato sensibilizza ampiamente i giovani contro la violenza di genere e ricorda che uno degli strumenti disponibili è l’applicazione denominata “Youpol”, realizzata e gestita dalla stessa Polizia di Stato.
L’app si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per i dispositivi Ios ed Android ed è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli agenti, mantenendo l’anonimato. In questo modo si può denunciare una situazione che può diventare pericolosa e chiedere quindi aiuto.