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Nuoro

«Le varianti al Pul di Siniscola sono illegittime»

«Le varianti al Pul di Siniscola sono illegittime»

L’opposizione chiede l’annullamento dell’ultima seduta e accusa il sindaco: vuole privatizzare la costa

31 agosto 2021
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SINISCOLA. C'è il rischio di annullamento delle decisioni prese nel corso dell’ultima seduta comunale in cui si è discusso delle varianti al piano di utilizzo dei litorali. L’approvazione in seconda convocazione nella stessa giornata in cui era convocata la prima riunione – secondo i consiglieri di opposizione Antonio Satta, Caterina Floris, Antonio Bidoni e Lucio Carta – sarebbe infatti da annullare se sarà ritenuta valida la tesi della corretta applicazione del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale.

Secondo l’opposizione è stata convocata l’adunanza in prima e seconda convocazione (dove si abbassa il quorum) nello stesso giorno, atto non consentito dall’articolo 11 comma 6 dello stesso regolamento. «Le riunioni in seconda convocazione devono avere luogo in un altro giorno rispetto alla prima – dicono i quattro consiglieri – pertanto abbiamo inviato a mezzo Pec alla segretaria comunale e al Sindaco la richiesta di annullamento delle delibere in autotutela Informandone anche il Prefetto, l’Assessorato agli Enti locali e l’Anac».

Tutto sarebbe quindi rinviato al dopo elezioni e al prossimo consiglio comunale che scaturirà dalle urne visto che la giunta non potrà riapprovare la delibera sul Pul nei 45 giorni prima delle elezioni dove non si può fare programmazione.

Tutto regolare invece per il sindaco Gianluigi Farris. «Il consiglio comunale è stato correttamente convocato nel pieno rispetto dei tempi regolamentari – dice – non solo non è pervenuta nessuna rimostranza scritta da parte dei consiglieri prima della data prevista per il consiglio ma neanche durante la prima seduta dello stesso i consiglieri di minoranza che risultavano presenti, hanno rilevato irregolarità in merito alle modalità di convocazione».

Al di là di come si concluda la vicenda, duro il commento della minoranza. «Senza nessun riguardo per cittadini e opposizione, alcun passaggio o discussione preventiva la giunta ha approvato le varianti ampliando le concessioni balneari già previste e aumentandone il numero. Una quarantina di spazi da affidare a privati nell’arenile e in pineta. La giunta in solitudine ha scelto e imposto di privatizzare le spiagge con i siniscolesi che dovranno pagare o sgomitare con i turisti. Mentre intere parti pregiate di arenile oggi libere saranno a pagamento per l’interesse di pochi. Siamo dell’idea – concludono i consigliueri –che le strutture e i servizi devono stare fuori dall’arenile. Abbiamo bisogno di servizi e sviluppo ma senza intaccare i nostri gioielli ambientali». (s.s.)

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