La Nuova Sardegna

Nuoro

Sanità, Barbagia-Mandrolisai in piazza

di Michela Columbu
Sanità, Barbagia-Mandrolisai in piazza

Desulo. Partecipata manifestazione domenica in vista dell’incontro regionale

21 settembre 2021
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DESULO. «I problemi sanitari ci toccano nel profondo. Toccano sopratutto la popolazione anziana che è costretta a spostarsi altrove e lontano da qua per avere servizi che dovrebbero essere garantiti in loco, ma toccano tutti i noi, anche solo ad esempio quando vediamo che la medicalizzata del 118 è senza il medico. Problemi concreti che affrontiamo ogni giorno e che purtroppo vanno dall'emergenza alla ordinaria, ma necessaria, visita di controllo». Si è levata alta la voce da Desulo domenica mattina dalla manifestazione indetta a difesa della sanità di Desulo e Aritzo, del Mandrolisai e della provincia tutta, quando dal microfono del comitato promotore Sos Sanità Barbagia Mandrolisai, hanno preso la parola i portavoce di quella che ormai da cinque mesi è una battaglia permanente per i servizi sanitari di un territorio che soffre per la carenza di servizi sanitari in primis, uniti alla grave situazione delle infrastrutture. Manifestazione molto partecipata, che ha visto marciare la comunità territoriale da Tascusì fino al poliambulatorio. Qua hanno preso la parola i referenti del comitato e gli amministratori locali, sottolineando l'importanza della partecipazione della comunità territoriale alla causa che il 24 settembre prossimo sfocerà nella grande manifestazione regionale in programma a Cagliari. Da qua infatti si è mosso, su iniziativa del comitato Sos Sanità, un fronte che si sta allargando a tutta la Sardegna man mano che arrivano sempre più numerose le adesioni di altri comitati della Sardegna. Parola d'ordine “no bandiere politiche, no sindacati”, ci tengono a sottolineare dalla organizzazione dove stanno definendo i dettagli della marcia sul capoluogo, e contemporaneamente, grazie a un presidio fisico e permanente, vigilando sulle attività in corso all'ospedale San Camillo di Sorgono, dove si lavora per l'installazione di un macchinario di ultima tecnologia che dovrebbe rendere più snello il lavoro della radiologia. «Vigiliamo sopratutto sulle piccole cose e combattiamo quotidianamente per scongiurare ogni piccolo passo indietro della sanità nel nostro territorio» spiega Pina Cui, attivista».

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