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La posa del Cristo del Tuttavista pellegrinaggio per l’anniversario

GALTELLÌ. Domenica è stato celebrato il XXVI anniversario della posa del Cristo del Tuttavista con un pellegrinaggio partito dalla chiesa del Santissimo Crocifisso e giunto sotto la grande Croce...

15 ottobre 2021
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GALTELLÌ. Domenica è stato celebrato il XXVI anniversario della posa del Cristo del Tuttavista con un pellegrinaggio partito dalla chiesa del Santissimo Crocifisso e giunto sotto la grande Croce dopo tre ore di cammino. La messa è sta celebrata alla presenza delle confraternite di Galtellì e di Orosei e delle autorità presenti. Una cerimonia molto sentita e chiusa con la presentazione del libro di Giuseppe Marini “Padente Longu” coordinato dal giornalista Luigi Alfonso. «Le celebrazioni per ricordare l’anniversario della posa della croce – come hanno sottolineato il presidente del comitato Milagros Peppe Zola e l'assessore alla cultura Vincenzo Gallus – proseguiranno per un intero anno con l’obiettivo sempre improntato alla valorizzazione religiosa di Galtellì e del Cristo miracoloso». La statua bronzea tra le più imponenti d’Europa, unica nel suo genere per l’alto valore artistico e religioso, opera dell’artista spagnolo Pedro Angel Terron Manrique, riproduce le sembianze del Cristo Miracolo posto nella chiesa parrocchiale e venne collocata nel 2001 nell’incantevole scenario del Monte Tuttavista che domina mezza Sardegna. “Una voce di speranza e un raggio di luce che attraversa la notte del tempo” la definì Ottorino Pietro Alberti, allora arcivescovo di Cagliari promotore dell’iniziativa con il comitato presieduto da Angelo Rojch e dal sindaco Giovanni Cosseddu. Con spirito di profonda fede si è quindi svolta la festa del Cristo del Tuttavista a 26 anni dalla sua posa. Organizzata alla perfezione dal comitato Los Milagros col presidente Peppe Zola, i parroci don Piero e don Antonio e l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Santo Porcu e l’assessore alla cultura Vincenzo Gallus. La speranza di tutti e che questo cammino, possa diventare una tappa fissa per i tanti pellegrini che giungono a Galtellì. (s.s.)

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