La Nuova Sardegna

OSIDDA. È giunto al giro di boa il lungo iter burocratico dei lavori di risanamento viario per togliere dall'isolamento le aziende agricole di un angolo del territorio comunale di Osidda che era stato investito dall'eccezionale ondata di maltempo del 27-28 novembre 2020. I danni sono stati ingenti, causa di obiettivi disagi. Non ultimi quelli subiti dalle infrastrutture stradali, in particolare negli attraversamenti "idraulici" di Giunturas, Cogorotti, Sas Costas e Solle. Da cui l'interruzione dei collegamenti veicolari con le aziende agricole. Ed ancora ad oggi persiste il disagio degli operatori nel raggiungerle. Dpo la catastrofe meteorica, il sindaco Antonio Serafino Doneddu aveva emanato, per quelle zone più colpite, una ordinanza di chiusura al traffico “al fine di tutelare l'incolumità della cittadinanza”. E allo stesso tempo il primo cittadino aveva inviato al direttore della Protezione civile della Sardegna e alla Prefettura di Nuoro la dichiarazione di stato di calamità naturale, accompagnato dalla relazione di stima del responsabile del servizio tecnico comunale. Nella stima venivano segnalati i primi interventi prioritari, “ritenuti indispensabili” per consentire il transito degli operatori agricoli. E così si è andati avanti, fra i palesi disagi, in particolare, di chi opera in quelle zone colpite, con atti e delibere varie dell'amministrazione comunale. Adesso parrebbe che si sia giunti al capolinea dell'iter burocratico. Si, perché con l'atto ultimo, si è giunti all'approvazione del crono-programma dei lavori con una determinazione del responsabile dell'area tecnica del Comune, con la quale si incaricano gli uffici di provvedere agli adempimenti conseguenti. Con l'auspicio che la burocrazia conceda il passo a chi intende agire in concreto e, quindi con buona pace della gente dei campi, ma non solo, che operano in quelle zone. (b.a.)