La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola politici assenti alla marcia per la Sanità

Siniscola politici assenti alla marcia per la Sanità

La denuncia del comitato spontaneo. Presente Mara Lapia: «Il territorio privato di terapie salvavita»

02 novembre 2021
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SINISCOLA. Nessun politico del Nuorese ha partecipato alla manifestazione per tutelare il diritto alla salute organizzata sabato a Siniscola. Particolare fatto notare dal comitato spontaneo che ha movimentato tantissime persone di ogni categoria sociale, studenti, associazioni locali e del territorio. Presente, invece, Mara Lapia, deputata del Centro democratico che ha preso a cuore la questione Sanità. «Tanti, troppi i servizi che ci sono stati tolti – dice –il più importante è sicuramente oncologia e il servizio di terapie antiblastiche infusionali. E questa è la più grave offesa che il nostro territorio ha subito. Sono venuta a conoscenza di persone che già stremate dalla malattia che hanno preferito lasciarsi morire piuttosto che viaggiare per sottoporsi alla chemioterapia in strutture lontane anche centinaia di chilometri». Lapia assieme ad alcuni sindaci e rappresentanti di alcuni comuni del circondario, ha partecipato al corteo che da piazza Don Migliorisi è giunto fino al poliambulatorio di Sant’Efisio. «Tornando alle terapie antiblastiche – spiega l’onorevole – prima il servizio è stato sospeso per mancanza dell’anestesista, motivazione non valida, visto che a Macomer il servizio è attivo e la legge prevede l’infusione anche a domicilio, dove l’anestesista non può essere presente. Successivamente si è motivata la chiusura con l’inadeguatezza dei locali, motivo anche questo infondato con il sottosegretario alla Salute Bartolazzi, oncologo di fama internazionale che al poliambulatorio ha affermato che era tutto in regola e che il servizio non sarebbe mai dovuto essere sospeso. Ci sono volute due interrogazioni parlamentari per ottenere il parere favorevole alla riapertura da parte del Ministero della Salute, eppure il servizio non è stato ripristinato e quegli spazi sono stati utilizzati come magazzini – spiega Mara Lapia, che riassume i gravissimi disservizi –. Siniscola è il secondo centro della provincia e non abbiamo nemmeno la possibilità di sottoporci allo screening tumorale della mammella, perché non c’è un mammografo. Non c’è un ginecologo convenzionato, e chi non si può permettere di pagare una visita, rinuncia alla prevenzione. Un’altra vergogna inaccettabile: i piani terapeutici per i malati cronici. I medici presenti sul territorio non possono predisporli, per cui arrivano medici da Cagliari che privatamente, chiedono cifre che arrivano fino qualche centinaio di euro. Oltre al danno la beffa, perché poi i pazienti devono recarsi al policlinico Casula e ritirare i farmaci che le farmacie nuoresi non possono fornire. La protesta deve continuare». (s.s.)



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