La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottanta famiglie finite sul lastrico senza risarcimento

Ottanta famiglie finite sul lastrico senza risarcimento

Da un lato l’insopprimibile diritto alla verità, rivendicato dalle comunità locali e dettato dall’incidenza ritenuta abnorme tra militari e civili di patologie tumorali e la presenza di animali...

12 novembre 2021
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Da un lato l’insopprimibile diritto alla verità, rivendicato dalle comunità locali e dettato dall’incidenza ritenuta abnorme tra militari e civili di patologie tumorali e la presenza di animali malformati. Dall’altro il dramma di un’ottantina di persone, con altrettante famiglie a carico, che si sono dovute reinventare un lavoro o spostarsi in zone molto lontane. Questo è stato il processo sui veleni di Quirra che nato da un’indagine complessa e articolata voluta dall'allora procuratore Domenico Fiordalisi si è concluso con l’assoluzione dei comandanti che guidarono il Pisq dal 2002 al 2010. Il Poligono sperimentale interforze del salto di Quirra venne costituito nel 1956 quando lo Stato espropriò i terreni, per lo più gravati dall’uso civico, alle comunità. Nel corso degli anni vennero “restituiti” in virtù del couso con la sola interdizione per i civili nei periodi delle esercitazione. Gli animali continuarono a pascolare in quei terreni, dove venivano eseguiti i brillamenti dei munizionamenti obsoleti delle forze armate italiane, questo sino al sequestro delle aree militari da parte della Procura d Lanusei. Nessun allevatore è mai più rientrato a Quirra. E nessuno di loro, verosimilmente, sarà mai risarcito.

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