La Nuova Sardegna

Nuoro

Panchine rosse contro la violenza di genere

di Lamberto Cugudda
Panchine rosse contro la violenza di genere

Donate dalla famiglia Tegas alla cittadina in segno di partecipazione a un dramma del nostro tempo

01 dicembre 2021
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TORTOLÌ. Due panchine rosse inaugurate sabato mattina nel viale monsignor Virgilio, quale simbolo della lotta alla violenza sulle donne. A donarle al Comune la famiglia Tegas, che da decenni ha i supermercati Conad nella cittadina. L'iniziativa è parte della campagna nazionale promossa dagli Stati generali delle Donne, che la Conad, insieme ai suoi soci, sta promuovendo in tutto il territorio nazionale. La prima panchina, proprio all’inizio del viale monsignor Virgilio è stata dedicata al Centro antiviolenza “Mai più violate”, con sede a Tortolì. La seconda è stata installata di fronte all’entrata della scuola media centrale, sempre lungo lo stesso viale. «Un segnale di sensibilizzazione _ è stato detto dal sindaco Massimo Cannas – un modo per tenere alta l'attenzione sul drammatico fenomeno della violenza di genere che sembra non conoscere fine».

La cerimonia inaugurale si è tenuta di fronte alla panchina dedicata al Centro antiviolenza. Vi hanno preso parte la presidente dello stesso Centro, Annalisa Lai, il sindaco e l’amministrazione comunale, la famiglia Tegas, il procuratore della Repubblica di Lanusei, Biagio Mazzeo; il capitano della compagnia dei carabinieri di Lanusei,Giuseppe De Lisa e il comandante della stazione di Tortolì, maresciallo Marcello Cangelosi, il dirigente di Ps, Giuseppe Saracino; ancora, il consigliere regionale Salvatore Corrias, il dirigente dell'Istituto comprensivo I di Tortolì, Giovanni Andrea Marcello r il parroco di Sant’Andrea, monsignor Piero Crobeddu. Alla cerimonia era presente anche una rappresentanza di studenti delle scuole elementari, medie e di istituti superiori.

«Ringrazio, anche a nome delle operatrici del Centro antiviolenza “Mai più Violate” la famiglia Tegas e la Conad di Tortolì – ha detto la presidente Annalisa Lai – per avere dedicato una panchina rossa al nostro Centro, simbolo della violenza contro le donne. Il gesto della famiglia Tegas denota grande sensibilità e attenzione verso un fenomeno purtroppo molto diffuso e che si stenta a riconoscere nella sua forte penetrazione sociale e culturale. Occorre continuare ad essere vigili e promuovere una consapevolezza intergenerazionale e interistituzionale, pertanto ogni iniziativa, come quella della famiglia Tegas, è fondamentale per incoraggiare un cambiamento nella percezione e rappresentazione della donna in termini di rispetto, parità e titolarità di diritti». Il procuratore Mazzeo ha ricordato come il problema della violenza di genere non si risolva solo con la repressione, sottolineando «la necessità di creare una rete sinergica nel territorio a sostegno delle donne, per questo motivo infatti tre anni fa a Tortolì è stato firmato un protocollo di intesa anche con il Centro antiviolenza».

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