La Nuova Sardegna

BOSA. Sarà necessario attendere i risultati di una serie di accertamenti geologici sulla stabilità del fronte ovest del colle dei Cappuccini per capire se sarà necessario rivedere il progetto e quindi le spese necessarie al completamento dei lavori in corso al Campo Italia di Bosa. Questo il principale nodo da sciogliere, nelle more di un cantiere che gioco forza tiene in scacco il mondo locale del calcio, con la squadra iscritta al campionato di Eccellenza, il Cs Bosa, costretta a trovare casa sul terreno di gioco del Pozzomaggiore, per allenamenti e partite come da calendario. L’argomento, frutto delle risposte ad una interrogazione, è balzata al primo punto all’ordine del giorno della seduta di consiglio comunale, celebrata lunedì sera nell’aula di piazza Carmine, dopo la rinuncia a discutere dell’aumento della Tari chiesta dalla capogruppo di Per Bosa Rosalia Acca per ulteriori approfondimenti sull’argomento. A mitragliare di domande sulla situazione di una delle principali strutture sportive di Bosa, è stato il consigliere Alessandro Naitana, preoccupato che i tempi di attesa, prima di poter riutilizzare la struttura, possano ulteriormente dilatarsi rispetto a quelli preventivati. «Saranno sufficienti i fondi a disposizione per la messa in sicurezza della struttura alla luce di una variante in corso d’opera?» il dilemma da sciogliere per Naitana.

«Per la verità, come chiesto nella interpellanza, al 3 novembre non risultava agli uffici alcuna richiesta di variante, che invece è stata presentata il 24 novembre» replica la delegata allo Sport, Paola Pintus, e chiarisce che il manto in erba sintetica, oggi presente al Campo Italia e da sostituire per usura, non potrà essere riutilizzato in altra struttura, perché necessita di un particolare sottofondo.

La novità, emersa a cantiere aperto, è che sul lato ovest del colle di Cappuccini è stato trovato l’ingresso di un cunicolo, e quindi è necessario procedere ad una serie di ulteriori accertamenti sulla stabilità del piede della collina, a ridosso del lato corto del rettangolo di gioco. Che resterà da omologare per l’Eccellenza e non per la Serie D, altra questione chiarita in aula dal sindaco Casula. «Di fatto solo oggi emerge formalmente che esistono dei problemi e una richiesta di variante sostanziale al progetto iniziale» rimarca Alessandro Naitana. Mentre Casula mette in evidenza come l’amministrazione abbia proceduto, dall’arrivo del milionario finanziamento dalla Regione, all’avvio dei lavori.