Niente piercing nel liceo di Nuoro: studenti di nuovo in piazza
Ancora sciopero e protesta, «vogliamo una scuola libera»
NUORO. Sono scesi in piazza, al culmine di una settimana di sciopero contro le regole stringenti e i divieti imposti dalla preside della scuola: niente piercing, né unghie lunghe, né ricreazione, ritiro dei cellulari prima delle lezioni, un solo spostamento per classe verso i distributori di bibite e alimenti. I 400 studenti del liceo delle Scienze Umane e Musicale «Sebastiano Satta» di Nuoro, anche oggi hanno disertato le aule e riempito la via Deffenu. Hanno aperto la protesta al grido di «lo studente paura non ne ha, vogliamo una scuola libera» dopo aver affisso i cartelloni sulla balaustra della gradinata dell'istituto, tra i fischietti e slogan andati avanti per tutta la mattina. I ragazzi sono risoluti a continuare la protesta finché la dirigente non metterà per iscritto le risposte alle loro richieste.
«Non c'è solo il problema del piercing e delle unghie - attacca Angelo, nel suo intervento in sardo dal microfono - vogliamo ricordare che siamo qui perché passiamo 5 ore seduti, non esiste la ricreazione e abbiamo 10 minuti di pausa ogni ora a discrezione del docente. Abbiamo un cortile molto grande e non ne possiamo usufruire, nella succursale abbiamo un bagno per cento studenti che dividiamo coi professori. Continueremo a parlare con la preside che ci ripete che deve riunirsi il consiglio di istituto per decidere. Che si riuniscano per restituirci i nostri diritti, ma devono essere messi nero si bianco».
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.40994256:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.40994256:1654542361/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
«Noi siamo andati incontro alla preside abbiamo rivisto le nostre posizioni con la preside, vogliamo che il consiglio di istituto non abbia paura a esprimere la propria opinione e che siano dalla nostra parte», aggiunge Emilian. Interviene anche Angela, studentessa con piercing al naso: «Vanno bene le regole di sicurezza su piercing e unghie, ma no alla nota disciplinare che influisce sul voto della condotta, la penalità dovrebbe riguardare solo la materia». Intanto la preside Carla Rita Marchetti da ieri è in silenzio stampa, ma ha già manifestato diverse aperture per venire incontro agli studenti: ora si attendono le risposte del consiglio di istituto, non è detto che i ragazzi lunedì tornino in aula. (ANSA).