Sedute di fisioanalisi per il calciatori di Ollolai
di Michela Columbu
I giocatori che disputano in prima categoria, per due giorni “pazienti” del medico Mastrodicasa
22 febbraio 2022
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OLLOLAI. Migliorare le proprie prestazioni calcistiche grazie alla fisioanalisi. Con questo obiettivo la dirigenza dell'Unione Sportiva Ollolai guidata da Giuseppe Ghisu ha disposto che la squadra locale che milita in prima categoria si sottoponesse dal 16 al 18 febbraio scorso a delle sedute di fisioanalisi, grazie alla presenza a Ollolai, del guru di questa tecnica, il dottor Giuseppe Mastrodicasa. Così gli spogliatoi del campo sportivo Mario Cottu per tre giorni si sono trasformati in una clinica del benessere fisico che partendo dai principi della fisica, da ormai 30 anni, si fa strada in Italia e in Europa raggiungendo percentuali di miglioramento fisico e psicologico del 90 e del 100%. Nella pratica lo specialista, attraverso la stimolazione del riflesso plantare ottiene la distensione della muscolatura antigravitazionale. E proprio dalla gravità, e dalla condizione umana in quanto bipedi come risultato della evoluzione, che parte questa tecnica. «Risolvendo analiticamente, secondo la Fisioanalisi, le condizioni che impediscono al paziente di far cadere spontaneamente il peso del corpo sulla parte anteriore del piede – spiega lo specialista – avremo il pieno utilizzo sia dell’azione di leva del piede stesso, che del riflesso plantare, posto proprio nella parte più distale di questa leva, e quindi saranno necessarie molte meno energie, sia muscolari che neurologiche, per ottenere la stazione eretta. La muscolatura antigravitazionale, meno contratta per vincere la forza di gravità, schiaccerà meno lo scheletro, e soprattutto la colonna vertebrale, che così si potrà distendere nello spazio, risolvendo cifosi dorsali, lordosi lombari e verticalizzazioni cervicali, e riducendo gli attriti che, appunto, limitano il movimento e consumano muscoli, tendini ed articolazioni». La tecnica interviene quindi su quello che è un deficit posturale dovuto alla necessità del nostro fisico di combattere contro la forza di gravità per mantenere una posizione eretta. Tecnica che affronta i più comuni problemi come un semplice mal di schiena, partendo dalla condizione che ha generato il problema, e fornendo invece a chi non ha problemi una stabilizzazione e un allineamento scheletrico di prevenzione. «Si tratta di un investimento non solo per quel che riguarda la produttività in campo, poiché i calciatori migliorano in questo modo la propria respirazione e sono quindi maggiormente attivi – spiegano dalla dirigenza dell'Us Ollolai –, ma è anche una attenzione alla salute dei singoli atleti».