La Nuova Sardegna

Nuoro

Diga Maccheronis a secco, gli agricoltori senz’acqua

di Sergio Secci
Diga Maccheronis a secco, gli agricoltori senz’acqua

L’allarme del Consorzio di bonifica che ha vietato l’utilizzo per l’irrigazione La preoccupazione dei comuni costieri per l’avvicinarsi della stagione turistica

11 marzo 2022
2 MINUTI DI LETTURA





TORPÈ. Tutti con gli occhi puntati al cielo in attesa delle sospirate piogge che il meteo annuncia per questo fine settimana. Agricoltori e allevatori baroniesi sperano davvero che nei prossimi giorni le nuvole scarichino a terra quell’acqua di vitale sopravvivenza per erbai e colture orticole. Acqua che se arrivasse copiosa servirebbe a reintegrare anche le scorte dell’invaso Maccheronis ai minimi storici e che attualmente, non garantiscono approvvigionamenti idrici alle campagne, ma pongono anche a rischio la prossima stagione turistica.

Che la situazione sia ormai da codice rosso, lo fa presente anche il Consorzio di bonifica della Sardegna centrale. «Il bacino Maccheronis attualmente dispone di appena 6 milioni di metri cubi d’acqua quindi al 28% della sua capienza poiché può arrivare a contenere quasi 23 milioni di metri cubi d'acqua», spiega un comunicato siglato dal presidente dell’ente Ambrogio Guiso. L’inverno siccitoso e lo svuotamento del bacino per permettere il posizionamento delle nuove paratie non hanno permesso di accumulare acqua a sufficienza e per questo il comitato istituzionale dell'autorità di bacino, anche al fine di pianificare l'utilizzo per i diversi usi delle risorse idriche presenti nei vari bacini isolani, con deliberazione dello scorso 11 febbraio ha stabilito di non assegnare al consorzio di bonifica della Sardegna Centrale alcuna risorsa idrica per gli utilizzi irrigui del comprensorio del Posada che comprende anche i territori di Siniscola,Torpè, Budoni e San Teodoro.

«Le risorse idriche attualmente presenti – spiega Ambrogio Guiso, – consentono solo di assicurare nel corso del 2022 i prioritari utilizzi per fini civili e potabili. Questa grave emergenza idrica è stata anche recentemente esaminata da tutti i soggetti istituzionali interessati, in un’apposita seduta della cabina di regia regionale, In occasione della quale si è anche valutata l'opportunità di derogare per il 2022 alle limitazioni di invaso del serbatoio di Maccheronis contenute nel vigente piano di laminazione statica, al fine di consentirne il completo rinvaso qualora le condizioni metereologiche del prossimo periodo lo consentano. Per questo è opportuno informare – conclude Guiso – fin da ora tutti i consorziati che utilizzano per fini non potabili la risorsa idrica resa disponibile attraverso le reti consortili, affinché si adottino responsabilmente tutte le opportune misure per un oculato utilizzo della scarsa risorsa idrica oggi disponibile, evitando qualunque utilizzo per fini irrigui».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La tragedia

Segregato nella casa degli orrori ad Arzachena, il ragazzino si è tolto la vita

di Tiziana Simula
Le nostre iniziative