La Nuova Sardegna

Nuoro

Fede e tradizioni

Ceri, riti, voto e processione: Nuoro in festa per la Madonna delle Grazie

di Alessandro Mele

	Un momento della festa delle Grazie a Nuoro l'anno scorso (2022) in una foto di Massimo Locci
Un momento della festa delle Grazie a Nuoro l'anno scorso (2022) in una foto di Massimo Locci

Questa mattina la celebrazione solenne con il vescovo Mura nel santuario di via Lamarmora

20 novembre 2023
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Nuoro “Grassias damus e pedimus, grassias, de Grassia Segnora”. Una preghiera, un motto, un canto degli antichi gosos, che racconta della fede dei nuoresi e di tutta un’isola che oggi si incammina e si mette in preghiera sotto il simulacro della Vergine delle Grazie. Oggi, 21 novembre 2023, come fosse un ritornello sacro che si ripete dal 1812, la città scioglie il voto fatto alla Madonna del santuario di Ponte ‘e ferru, culla della fede mariana per generazioni di nuoresi. Saranno 24 ore di riti antichi, civili e religiosi, contornati, come sempre, da una forte emozione e dal senso più profondo delle tradizioni.

Il momento più significativo, resta quello dello scioglimento del voto che ha protetto la città da una terribile pestilenza, con l’accensione, nel corso della celebrazione solenne dei 19 ceri votivi. Uno per ogni quartiere della città, questi vengono offerti dall’amministrazione comunale. Il sindaco Andrea Soddu accoglierà i 26 membri della confraternita delle Grazie, questa mattina alle 9 nella sala del consiglio comunale.

Da qui via al cerimoniale con la consegna dei ceri: «Anche quest’anno – afferma Soddu –, la città si appresta ad adempiere al suo voto secolare, la storica ricorrenza della nostra comunità in cui ci identifichiamo e che ci unisce e sostiene nei momenti di difficoltà. Con fecondo spirito di solidarietà e appartenenza, accogliamo i fedeli di tutta l’isola che ogni anno portano nel nostro santuario, una fortissima esperienza di fede e devozione».

Dopo la consegna dei ceri, alle 10.30 via al corteo che incontrerà al corso Garibaldi il vescovo Antonello Mura e il Capitolo dei canonici della cattedrale. Sarà il presule a presiedere la celebrazione solenne delle 11, concelebrata dai canonici e dai parroci della città, alla presenza delle autorità civili e militari.

Non sarà l’unico appuntamento religioso previsto per oggi. La giornata mariana inizia all’alba con la prima messa alle 6.30 celebrata dal predicatore padre Francesco Russo e dedicata ai benefattori del santuario. Alle 8, la celebrazione sarà presieduta dal superiore provinciale degli Oblati di San Giuseppe, padre Fiorenzo Cavallaro, mentre quella delle 9 è celebrata dai sacerdoti nuoresi, presiede don Stefano Paba. Ultima messa della mattinata alle 12.30, poi i momenti di fede pomeridiani con la celebrazione dei vespri alle 15.30 e la processione alle 16. Il simulacro della Madonna percorrerà il Corso, piazza Crispi, via Deffenu, via Veneto e via Lamarmora per poi tornare al santuario.

«Una giornata di festa e di grande fede – afferma padre Pinuccio Demarcus, parroco delle Grazie –, che ci apprestiamo a vivere con emozione e con l’amore che ha sempre legato questa nostra città alla Madonna delle Grazie, una fede semplice e autentica che si esprime nella quotidianità di gesti antichi e di sentimenti che si tramandano da secoli tra le generazioni». Le ultime celebrazioni di oggi, sono fissate alle 18 e alle 19.

Intanto ieri si è conclusa la novena che ha visto, per nove giorni, il santuario affollato da migliaia di pellegrini: «La fede nel cuore dei nuoresi e non solo – dice il predicatore padre Russo – è evidente nel sacrificio della presenza nei nove giorni nei vari momenti di celebrazione. Un bel segnale che dimostra che questa tradizione passa di generazione in generazione anche se per il futuro sarà opportuno lavorare di più con i più giovani, bisogna essere ottimisti. La Madonna delle Grazie ha lasciato la sua impronta sulla storia di questo territorio e del suo popolo».

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