La Nuova Sardegna

Nuoro

Crisi comunale

Nuoro, giunta Soddu azzerata: caccia in extremis a un accordo

di Francesco Pirisi
Nuoro, giunta Soddu azzerata: caccia in extremis a un accordo

Manca la maggioranza, trattativa in corso per una soluzione dopo il ritiro dal consiglio del punto all’ordine del giorno sul bilancio

10 maggio 2024
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Nuoro Dal cilindro del sindaco Andrea Soddu esce l’azzeramento della giunta. L’ultima mossa per salvare il mandato amministrativo. In pericolo soprattutto dopo la seduta di due giorni fa, quando il sindaco ha ritirato il punto sul bilancio, con il quale rischiava di saltare dallo scranno. Non c’erano i numeri per l’approvazione ed evitare il commissariamento. E ora confida sulla soluzione in extremis. Quella di ieri, dell’apertura della coalizione di governo ad altre parti del consiglio comunale. Il primo cittadino non nasconde gli intenti: «Dopo un confronto avuto oggi (ieri, per chi legge, ndc) sulla situazione politica, gli assessori Beccu, Romagna, Piras, Boi e Picconi hanno rimesso il loro mandato nelle mie mani. Questo – sottolinea Soddu – come segno di apertura nel cercare di risolvere una crisi che con l’arrivo del commissario porterebbe conseguenze negative per la città».

Chi voglia toccare la mano tesa del sindaco non è facile stabilirlo. Perché due giorni fa sul voto al Dup (propedeutico a quello sul bilancio) dei 25 consiglieri, 14 non hanno dato il consenso, divisi tra contrari (3) e astenuti (11). Tra questi ultimi per molti solo una posizione tattica, per dare modo di esprimersi sul bilancio, che senza l’approvazione del Dup non avrebbe più avuto ragione d’essere e di voto. Pronti, però, a sferrare il colpo mortale proprio sul secondo documento. La riprova nelle reazioni di ieri. Quella del Pd, in un intreccio di stati d’animo, tra il disappunto per il voto poi mancato e il rinnovo di antiche critiche al primo cittadino: «Avrebbe dovuto avere il coraggio di sottoporre il bilancio al consiglio e rimettersi al suo giudizio – affermano i due consiglieri del gruppo, Demurtas e Prevosto – E, invece, ha manifestato tutta la sua inadeguatezza e il suo egoismo». Poi ancora denunce, con uno sguardo che si allunga indietro di qualche stagione: «Il sindaco parla di democrazia, ma è lui che ha sempre depotenziato il ruolo e il valore del consiglio».

Men che meno pietà, o il solo pensiero di indurre a qualche intrapresa in comune, l’ultima mossa di Soddu può incontrarla nel centro-destra. Perché se una parte (Sanna e Brau) si è schierata con l’antico nemico, in nome della governabilità, c’è il trio degli irriducibili, da Saiu, a Zola ad Arcadu, che rispetto al sindaco hanno un pensiero unico: «Si deve dimettere». E dopo aver detto “no” al Dup, ieri hanno marcato i limiti del loro solco: «Come gruppo di opposizione – scrivo - abbiamo avanzato una proposta a Soddu, invitandolo a considerare la possibilità di dimettersi prima della presentazione del bilancio (poi da approvare, da parte dello stesso consiglio, ndc). Questa iniziativa – hanno aggiunto – rappresentava un gesto di responsabilità e rispetto nei confronti della città».

Tornando a sinistra, al Campo largo che non è Pd, sulla valutazione rispetto all’apertura di Andrea Soddu, dicono tanto le parole di denuncia in consiglio, dei civici Guria, Guccini, Bidoni e Dettori. La linea di quest’ultimo è identica a quella del presidente del consiglio, Sebastian Cocco, che giovedì ha attaccato Soddu e la giunta. Con il primo discorso di natura politica (o partitica), in quattro anni a capo dell’assemblea: «Avete occupato sei assessorati su sette. Discriminato e ignorato due gruppi consiliari». Ieri la replica del sindaco: «Molto grave il fatto che il presidente Cocco si sia spogliato del suo ruolo di garante dell’assemblea. E, anziché lottare per tenere in piedi l’espressione massima della democrazia cittadina, abbia pubblicamente auspicato il commissariamento del comune».

Accusa che Soddu non ha fatto mancare neppure nei confronti di Guria (Un’altra Nuoro-Un’altra Sardegna”) e dei Pd Prevosto e Demurtas, che hanno ribattuto a loro volta: «Soddu sbaglia a puntare il dito contro l’eventuale arrivo del commissario, che avrebbe comunque gli stessi poteri di sindaco, giunta e consiglio. E che potrebbe mettere in moto la macchina amministrativa bloccata da tempo». Nella pattuglia degli astenuti in aula gli ex della lista “Andrea Soddu sindaco”, Mattu, Palumbo e Fadda. Vengono dati nella rotta per altri lidi, distanti dall’ultima chiamata del sindaco.

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