La Nuova Sardegna

Nuoro

La tragedia

La morte di Anna Laura Pilia, impigliata sotto la barca rovesciata nel porto di Arbatax

di Valeria Gianoglio

	La barca sotto sequestro
La barca sotto sequestro

La barca è sotto sequestro, il corpo della bambina trasportato a Lanusei per l’autopsia

08 agosto 2024
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Arbatax Mare piatto, sole ancora alto, qualche compagno di esercitazione intorno, così come il suo istruttore. Sembrava una lezione di vela come altre che aveva già fatto, e invece il destino stavolta le aveva riservato un finale diverso e amarissimo. Intorno alle 17.30 di ieri la sua piccola barca a vela monoposto, una Optimist, si rovescia nelle acque del porto di Arbatax, vicino al molo di levante, mentre la ragazzina stava eseguendo una manovra di prova: Anna Laura Pilia, 10 anni, finisce in mare. È la figlia dell’ex primario di radiologia di Lanusei, e ultimo presidente della Provincia Ogliastra, Bruno, e di mamma Silvia Piu, dipendente dell’Asl, e sorella di un giovane campione di vela, Gianluca, di 14 anni. Forse è rimasta impigliata all’interno della sua monoposto, la piccola Anna Laura non riesce a reagire e a liberarsi in tempo utile per raggiungere la riva e respirare l’aria a pieni polmoni, anziché l’acqua. Sono attimi di panico, di vero terrore per chi assiste da terra, ma anche per i compagni vicini. In pochi istanti c’è chi si fionda verso la monoposto “scuffiata”, tenta di recuperare la ragazzina, ma è tutto maledettamente difficile. E nel frattempo, dalla banchina, c’è chi chiama i soccorsi: arriva l’ambulanza medicalizzata del 118, viene allertato pure l’elisoccorso dell’Areus. Ma quando atterra sul luogo dell’incidente in mare, purtroppo non potrà caricare nessuno e dovrà ripartire vuoto verso la base. Il corpicino della piccola Anna Laura a quel punto è già disteso sulla banchina. Privo di vita. E niente, nemmeno gli sforzi ripetuti e insistenti riusciranno a strapparla alla morte. E i soccorritori ci provano a lungo, a salvarne la vita e il sorriso. Ma intorno alle 18 i sanitari devono dichiarare la resa, e con essa il decesso. Da lì in poi, sino a sera inoltrata, il corpo della bambina rimarrà disteso sulla banchina, nella zona della darsena cantieristica, coperto amorevolmente da un lenzuolo.

Nell’attesa che da Lanusei sostituto procuratore di turno Giovanna Morra dia le disposizioni per aprire in modo ufficiale una inchiesta che sin da subito si preannuncia delicata e complessa. Si tratta di capire, innanzitutto, per quale ragione il piccolo natante si sia rovesciato, se davvero sia stato frutto di una manovra volontaria, e se la bambina sia in qualche modo rimasta impigliata alla barca. E già da ieri, gli uomini della guardia costiera, stavano raccogliendo tutti i dettagli sulla lezione di vela e sui natanti monoposto che i bambini stavano utilizzando per l’esercitazione in mare. Doveva essere una lezione di routine, come altre già svolte, e in una giornata di mare calmo. Tanto più in zona porto turistico e molo di levante. Stando ai primi dati recuperati grazie alle testimonianze dei presenti, ieri sera, alla lezione di barca a vela c’erano circa cinque giovani allievi. E con loro l’istruttore che dava le indicazioni per muoversi in mare, dopo le lezioni di teoria, condotte in precedenza a terra.

Ma nella serata di ieri, in realtà, anche le indagini e la ricostruzione si devono piegare di fronte al dolore immane di una famiglia e di una intera cittadina. Una comunità che si stava preparando, tra l’altro, a festeggiare la Notte Bianca e la festa latina a Porto Frailis. Una vera maratona di musica, balli, mercatini e degustazioni, che ieri è stata ovviamente annullata per rispetto verso il dolore di tutti. «Siamo straziati: è un dolore immenso – esordisce il sindaco di Tortolì, Marcello Ladu – conosciamo tutti bene la famiglia, e non abbiamo parole per esprimere il dolore per la piccola Anna Laura e per tutti loro. Ho già dato disposizione di annullare tutte le iniziative di festa che erano programmate per oggi e per questi giorni, come la Notte Bianca questa sera a Tortolì e la festa latina a Porto Frailis. Ora non c’è spazio per altro, se non per il dolore e per stringerci a questa famiglia».

La salma della piccola viene portata intorno alle 20.20 all’ospedale di Lanusei. Questa mattina, alle 11, dovrebbe essere eseguita l’autopsia.

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