Posada e Siniscola, svuotate dai vandali le cisterne dell’acqua potabile
A Posada scaricati i serbatoi, a La Caletta versato del liquido colorante. Lo sdegno del sindaco Gian Luigi Farris
Posada Due episodi distinti, a Posada e a Siniscola, hanno creato disagi alla popolazione alle prese con le restrizioni idriche. Dopo che alcuni giorni fa a Posada erano stati svuotati i depositi da 25mila litri fatti posizionare dal Comune in sostituzione delle autobotti, e dopo che qualcuno si è divertito ad aprire i rubinetti di alcune cisterne, svuotandole, a La Caletta di Siniscola è successo un nuovo episodio. Ignoti hanno versato dentro la cisterna dell’acqua potabile messa a disposizione delle famiglie e dei turisti da Abbanoa (a causa di un fuori norma che ha portato all'ennesima ordinanza di non potabilità), del liquido colorante che l’ha resa inservibile. Al di là del disagio creato alla popolazione della borgata marina, il gesto ha mandato su tutte le furie il sindaco Gian Luigi Farris.Una brutta vicenda che il primo cittadino ha definito inqualificabile. «Non bastano le restrizioni legate alla gravissima siccità e le tante problematiche che quest’anno hanno riguardato la gestione idrica – ha tuonato Farris –. Ora ci si mettono i soliti incivili a rendere la situazione ancora più difficile. Chi ha compiuto questo gesto probabilmente non ha capito le gravi conseguenze per l’intera comunità». Ieri mattina quando è stato scoperto l’accaduto, sono immediatamente partiti i controlli per cercare di individuare il responsabile. «Con quale scopo sia stato compiuto? Non riesco a capacitarmene – prosegue il sindaco –. Certo è che stiamo visionando tutte le telecamere di sorveglianza pubblica che ci sono nella zona di piazza Dei Mille dove è stato istituito il punto di distribuzione dell’acqua potabile. Se le immagini ci restituiscono il volto del responsabile di questo gravissimo gesto lo denuncerò personalmente». La vicenda ha destato forte sdegno tra gli abitanti della frazione e tra i tanti turisti.