La Nuova Sardegna

Nuoro

Il personaggio

Siniscola ricorda la “sua” ostetrica, un convegno su Maria Casarolli

di Sergio Secci
Siniscola ricorda la “sua” ostetrica, un convegno su Maria Casarolli

Arrivata nel capoluogo della Baronia nel 1948: per 25anni si spostò a Torpè, Posada, Lodè e nelle frazioni

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Siniscola Nata nel terzo anno dell’era fascista (1925) e chiusa nel 1975, l’Opera Nazionale Maternità e Infanzia (Onmi), era un ente assistenziale con cui il regime guidato da Mussolini intendeva favorire le nascite per sostenere la crescita demografica dell’Italia in virtù della convinzione che uno Stato numeroso fosse anche forte militarmente e politicamente. L’Onmi si occupava di dare alle donne l’assistenza medica necessaria in gravidanza e insegnare nel post partum, i nuovi metodi della puericultura ma anche mettere a disposizione corredini, latte in polvere e altre necessità di lattanti e bimbi in età prescolare.

Proprio in virtù dell’istituzione dell’Onmi, nel 1948 giunge a Siniscola (la sede centrale dell’Onmi era a Nuoro) l’ostetrica Maria Casarolli che resta in paese sino al 1973. Nata in provincia di Rovigo nel 1914, inizialmente lavora presso la casa Puxeddu sino a quando, nel 1954, le viene consegnato l’edificio di via Roma, la nota casa della maternità e dell’infanzia dove assume le vesti di direttrice in un comitato composto dal sindaco e dal medico di base. Al suo arrivo Maria Casarolli va a vivere in casa di Gasparina Mulargia, poi si trasferisce in via Roma. In paese si fa benvolere: instaura buoni rapporti con la comunità, con tanti anziani che ancora oggi la ricordano con affetto per la sua simpatia innata e la sua determinazione.

Da Siniscola “Sa levatrice” si sposta anche a Torpè, Lodè e Posada e le sue allora lontane frazioni, garantendo asssitenza alle puerpere e ai nascituri, letteralmente consumando in 25 anni di lavoro cinque auto e altrettante motociclette. Dopo il pensionamento torna tante altre volte a Siniscola prima della sua morte a Rovigo nel 2003. Per ricordare la sua figura, amministrazione comunale, Centro studi Luigi Oggiano, biblioteca e Scuola civica di musica, organizzano il 14 dicembre nella Casa del Parco, un incontro e una mostra fotografica a lei dedicati. “Nel secondo dopoguerra in Baronia e Gallura tra impegno sociale e aiuto alla persona” questo il titolo del convegno.

«Questo riconoscimento alla signorina Casarolli è per l'amministrazione un atto dovuto – dice l’assessora alla Cultura Paola Fadda – per aver dedicato con amore e dedizione gran parte della sua vita alla cura delle madri e dei bambini». Alle 15,30 nel giardino della biblioteca sarà inaugurato il nuovo roseto comunale e apposta una targa commemorativa. Alle 16 dopo i saluti del sindaco Gianluigi Farris, l’apertura del convegno coordinato da Antonio Murru e interventi di Paola Fadda, Antonello Pipere, don Licio Boldrin, Gesuina Cherchi e musiche di Nicola Vandenbroele. La mostra fotografica che celebra l’opera di Maria Casarolli negli anni ’50 e ’60 scattate tra alta Baronia e bassa Gallura è curata dal Centro studi Luigi Oggiano e dalla coop servizi bibliotecari.

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