Ecco Giuseppe Deiana, lo storico “paninaro” degli studenti a Nuoro
Il commerciante racconta i suoi 21 anni dietro al bancone e il rapporto speciale con i ragazzi delle scuole
Nuoro “Giuse, ti lovvo meda”, “Ciao Giuse, sono Tosca, vengo a romperti le scatole poi”, “Sei il migliore”. Varcata la porta della bottega, la piccola parete sulla sinistra tappezzata di post -it colorati racconta una storia fatta di pane, studenti ed empatia. «Li vedi? Sono questi i messaggi mi riempiono di gioia, perché si vede che i clienti mi rispettano e mi vogliono bene. Da 21 anni, ormai, sono il “paninaro” delle scuole».
Felpa gialla e cappuccio sulla testa, perché l’umido della mattina ancora si fa sentire sulla cervicale, mani infilate in tasca, 55 anni portati con l’ironia di un ragazzino, Giuseppe Deiana esce dal suo negozietto di via Deffenu per fare una piccola pausa. Guarda lo storico edificio del liceo Classico Asproni, che ha dall’altra parte della strada, si gira verso le ex Magistrali, a pochi metri da lui, e poco più in là indica anche il Comune e gli uffici e ambulatori dell’Asl. E poi, senza perdersi in troppe parole, dice che quelli sono i suoi «datori di lavoro».
E da lì racconta la storia di una piccola bottega che 21 anni fa ha segnato la sua nuova vita. «Prima lavoravo con mio fratello, a Mamoiada dove sono nato, come elettromeccanico – spiega – facevo motori elettrici, che poi faccio ancora ma nel tempo libero. E poi è successo che volevo cambiare per avere qualcosa di mio e mi sono guardato intorno qui a Nuoro: cercavo un piccolo negozietto, una cosa tranquilla. E così ho trovato quest’attività che stavano vendendo. Io l’ho acquistata da Angela Mastinu, ma prima di lei c’era Geltrude Cadinu, entrambe di Mamoiada come me. Dal 2004, insomma, ho rilevato tutto io, e sono ancora qua, contento di esserci».
Ventun anni dopo Giuseppe Deiana è sempre dietro il bancone dei salumi e del pane fresco, a servire i suoi clienti principali: gli studenti. «All’inizio – precisa – ci avevo anche provato, a portare latte e generi alimentari per le famiglie, ma poi mi sono subito reso conto che in questa zona centrale di Nuoro si lavora più che altro con gli uffici e con le scuole, soprattutto con le scuole, e così mi sono adeguato: mi sono specializzato nei panini, sono proprio il “paninaro” degli studenti. Per questo ho cercato di tenere prezzi popolari e di mantenere alta la qualità degli ingredienti.
E poi lavoro molto anche grazie ai vicini uffici pubblici come la prefettura, il Comune e l’Asl». Ma gli studenti e le scuole, per Giuseppe Deiana restano i suoi clienti principali, e non a caso li conosce quasi uno ad uno. Se ne ricorda le preferenze circa gli affettati, la classe dalla quale provengono, i nomignoli utilizzati per chiamarsi tra aule e corridoi. «Il bello è che facendo questo lavoro si instaura un certo rapporto con i clienti. Qui non è posto da “vieni, compri, ciao e arrivederci”. Molti studenti tornano a trovarmi anche dall’università o subito dopo la discussione del diploma. Ecco, sono cose che fanno piacere. Io conosco tutti per nome, i “miei” studenti, li riconosco anche da lontano, come entrano qui e mi dicono “Giusè, il solito”, e io lo preparo. Facendo questo mestiere e trattando soprattutto con i giovani, devi cercare sempre di entrare nell’ottica dello studente, devi riuscire a capirli e dare e chiedere rispetto. In quessi anni mi è capitato anche di fare lo psicologo, io so tutto o quasi. Anche le ragazzine o i ragazzini ... se c’hanno il filarino lo so io prima che lo dicano loro. Con i ragazzi funziona che spesso mi facciano le ordinazioni dei panini con un messaggino su whatsapp. Da poco una mi ha scritto “Giusè, fammi un panino con crudo e fontina, ma toglimi il grasso e la mollica. E me lo ha chiesto per alcune volte E allora sai cosa ho fatto? Gli ho preparato un sacchettino vuoto e gli ho scritto “Senza mollica, senza grasso, senza pane. Totale: 2 euro”. Insomma, il bello del mio lavoro è soprattutto il contatto umano, il rispetto reciproco e il sorriso».