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Nuoro

Il delitto di Bari Sardo

Il dolore dei colleghi e del datore di lavoro: «Marco era un bravo ragazzo, faremo qualcosa per ricordarlo»

di Lamberto Cugudda
Il dolore dei colleghi e del datore di lavoro: «Marco era un bravo ragazzo, faremo qualcosa per ricordarlo»

Il ragazzo ucciso era un operatore di carrelli elevatori alla Movicar di Arbatax

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Arbatax Ogni giorno di lavoro, negli ultimi due anni, Marco Mameli ha oltrepassato i tornelli all’entrata dello stabilimento di metalmeccanica pesante dell’Intermare fabrication yard (Saipem), dove lavorano oltre 500 maestranze, fra dirette e imprese esterne. E ieri mattina, per tanti suoi colleghi, è stato un giorno di lavoro decisamente diverso e dal sapore amaro: perché mancava uno di loro. Strappato alla vita da una coltellata fatale. Antonio Pilia è il titolare della Movicar construction che realizza i pezzi per le gigantesche strutture costruite nel cantiere operativo Intermare fabrication yard della Saipem, oltre ad avere operai che lavorano anche all’interno della stessa Intermare. Si ricorda molto bene di Marco Mameli: lavorava per la sua società da un biennio.

«L’ultima volta che l’ho visto – dice – e che ho parlato con questo giovane nostro operaio è stato venerdì scorso, 28 febbraio, quando è venuto per firmare la busta paga. Noi paghiamo prima di tale data, ma aveva avuto problemi e non era riuscito a passare. Era un ragazzo molto educato e un lavoratore serio. All’interno dell’Intermare fabrication yard, come altri nostri dipendenti, utilizzava muletti e carrelli elevatori per la movimentazione di vari pezzi. Quando ho saputo della terribile notizia sono rimasto molto scosso».

E la stessa azienda di Tortolì ha fatto un necrologio e parteciperà al funerale con i suoi dipendenti. Giancarlo Lobina è un altro dipendente locale della Movicar construction, e come Marco Mameli, lavora all’interno dell’Intermare fabrication yard, utilizzando dei mezzi sempre nella movimentazione di pezzi. «Quando abbiamo saputo dell’uccisione di Marco – dice il suo collega – siamo rimasti senza parole. Già oggi è stato molto brutto pensare che lui, con la sua simpatia e bravura, non sarà più qui, a lavorare insieme a noi. Io sono sono stato assunto qui alla Movicar da un anno e mezzo, ma lui ci lavorava già da diversi mesi. Era proprio un bravissimo ragazzo, sempre educato con tutti. Si impegnava nel lavoro e andava d’accordo con tutti. Ci piacerebbe fare qualcosa in suo ricordo».

Un altro collega, poi, ha ricordato che quando Marco era libero andava ad aiutare il padre nella sua attività a Tortolì. Intanto, nella tarda mattinata di ieri, anche il Comune di Tortolì, così come già annunciato domenica da numerosi altri sindaci, ha annullato l’evento del Carnevale in programma sabato 15. L’amministrazione comunale di Tortolì ha espresso il più profondo cordoglio alla famiglia e alla comunità di Ilbono per la tragica scomparsa del giovane Marco Mameli. «Una famiglia ben inserita nel contesto cittadino – ha detto il sindaco Marcello Ladu – Lo stesso Marco lavorava ad Arbatax con una società di Tortolì. Persone perbene e grandi lavoratori: a nome della comunità esprimo vicinanza ai familiari».

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