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Redentore, ci sarà un rimborso per i cavalieri “forestieri”

di Francesco Pirisi

	Cavalieri alla sfilata del Redentore
Cavalieri alla sfilata del Redentore

Lo ha previsto il Comune. 100 euro a cavallo per associazione

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Nuoro Il Comune introduce il rimborso spese per i cavalieri forestieri che parteciperanno alla 125esima sfilata del Redentore. Cento euro per ogni cavallo, sino a 400 euro complessivi, per ogni associazione o gruppo presente. La decisione è dentro il nuovo disciplinare sulla partecipazione di amazzoni e cavalieri, in costume tradizionale, che modifica la normativa del 2017. Deliberato dal commissario straordinario Giovanni Pirisi. Pronto per avere la prima applicazione domenica 24 agosto, giorno in cui sarà rinnovata la sfilata dei costumi tradizionali dell’isola. Dentro il programma generale, predisposto dal Comune, e che partirà sabato 23, con l’esibizione delle maschere tipiche del carnevale sardo, sempre nelle vie del centro storico. Mentre il giorno successivo, dopo la sfilata dei gruppi, durante la mattina, di sera è fissato il festival del folclore, sul palco dello stadio “Frogheri”. Momenti questi ultimi anch’essi oggetto di una nuova regolamentazione da parte del commissario. Che per ultimo atto ha modificato appunto il disciplinare per amazzoni e cavalieri. Più che altro novellando la norma sul punto del rimborso, là dove in precedenza era prevista la partecipazione volontaria e gratuita. Sostituendovi 28 articoli, senza vuoti o interpretazioni libere, dal momento in cui il primo cavallo scatta da viale del Lavoro sino all’uscita di scena, nella parte alta del Corso. Il disciplinare. Tra le conferme il fatto che sia l’apertura e sia la chiusura dei gruppi in sella sarà appannaggio dei cavalli montati dalle forze dell’ordine. Mentre amazzoni e cavalieri sfileranno rispettando quest’ordine: in testa i gruppi dei minori, accompagnati, a seguire i cavalieri di Nuoro. E ancora i gruppi misti, che riuniranno gruppi sempre del capoluogo e cavalieri residenti a Nuoro, ma originari di altri comuni, che di queste località indosseranno l’abito antico. In coda i cavalieri ospiti, che spesso rappresentano i comuni dove più importante è la tradizione equestre, a iniziare da Sedilo per finire con Santu Lussurgiu. I nuoresi è stabilito debbano sfilare a pariglie di tre cavalli, oppure del loro multiplo. Da parte di tutti va garantita nell’animale una bardatura ordinata e adeguata alla circostanza. I cavalli saranno assicurati per eventuali danni a terzi, con la polizza Rct. Paga il Comune, quale ente organizzatore. Il comitato tecnico. Così come per la scelta dei gruppi in costume, anche per amazzoni e cavalieri l’ente si affida a un comitato tecnico. Vi faranno parte le figure apicali in municipio del settore del Turismo, a iniziare dall’assessore, per proseguire con il dirigente e chiudere con il presidente della commissione consiliare. Tra i membri del comitato i responsabili dei gruppi e delle associazioni ippiche cittadini. L’organismo avrà il compito (e il potere) di scegliere quali sodalizi di amazzoni e cavalieri saranno parte della manifestazione, tra coloro che avranno presentato la domanda. Obblighi e sanzioni. Durante la sfilata è fatto obbligo ai cavalieri di tenere una debita distanza, rispetto ai cavalli che precedono o seguono. Regole precise anche per l’abbigliamento, che dev’essere completo, tipico del luogo di cui si rappresenta la tradizione. Va completato con calzature adatte. Bando a orologi o gioielli di fattura moderna. Per chi non osserva le prescrizioni, previste multe da 500 euro. Il tutto perché nella presenza dei cavalieri al Redentore – come scrive il commissario Pirisi – c’è la ragione di «un’arte equestre la cui pratica va oltre il momento sportivo, per intrecciarsi con la vita quotidiana e le festività religiose». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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