Emiliano Fenu presenta la giunta in aula, ma manca un assessore
Il segretario generale Zanzarella scatena la polemica: «Alcuni consiglieri comunali devono regolarizzare il pagamento di debiti verso l’ente»
Nuoro Sotto lo sguardo severo dell’arrendadore dipinto da Mario Delitala nel 1926, è iniziata anche la stagione politica del nuovo sindaco Emiliano Fenu. Il consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione civica, tenutosi nel municipio di via Dante, sarà certamente ricordato tra i momenti chiave della vita politica cittadina e non solo per tutti gli adempimenti che si susseguono uno dopo l’altro, quando si verifica un cambio della guardia alla guida del Comune. Un Consiglio democraticamente eletto, infatti, non si riuniva da oltre un anno, vista la lunga stagione commissariale cominciata con i primi caldi estivi dello scorso anno.
L’aula Al netto delle personalissime emozioni espresse da ognuno dei 24 nuovi consiglieri comunali nei vari discorsi di benvenuto e di insediamento, nei quali le parole “Nuoro”, “futuro” e “bene collettivo” sono state il comune denominatore sia nel Campo largo che tra le opposizioni, l’attività dell’aula è entrata subito nel vivo e con essa tutti i suoi umori. Il merito, sempre che come tale possa essere stato recepito dai diretti interessati, è stato tutto del segretario generale Vincenzo Zanzarella che ha aperto la nuova consiliatura con un monito che tra i banchi del Consiglio più di qualcuno ha giudicato «imbarazzante» e che tra i militanti del Campo largo ha risvegliato un brutto ricordo vicino, non nel merito, alla vicenda della decadenza della presidente della Regione Alessandra Todde. «Dopo le verifiche effettuate dall’ufficio Tributi – ha detto Zanzarella –, risultano ancora delle pendenze a carico di alcuni tra gli eletti. Nonostante i preavvisi, qualcuno non ha ancora ottemperato. Ma invito i consiglieri interessati ad agire subito, perché oggi non verrà dichiarata alcuna decadenza, ma si procederà in ogni caso alla contestazione, dando comunque la possibilità di un termine perentorio per il rientro del debito».
Dopo non pochi minuti di silenzio generale, a prendere in mano la situazione sono stati gli stessi componenti del parlamentino con un invito diffuso, sia dai banchi della maggioranza che da quelli dell’opposizione, a una presa d’atto dei singoli rispetto al problema. «Faccio parte di quest’aula ormai da tanti anni, ma per la prima volta mi trovo davanti a un fatto nuovo e imbarazzante – ha commentato Pierluigi Saiu (SiAmo Nuoro) –. Questo mi impone il dovere di vigilare su una situazione non del tutto chiara». L’ex assessore regionale ai Lavori pubblici, infatti, ha sottolineato di aver ricevuto dagli uffici del Comune il parere positivo rispetto alla posizione degli eletti, ma non un allegato che chiarisse le varie condizioni debitorie dei singoli. Allegato indispensabile ai consiglieri ad esercitare il diritto a sollevare eventuali casi di decadenza. Ma alla fine è passata la linea Zanzarella e il Consiglio, per ora, ha votato positivamente e all’unanimità confermando la legittimità degli eletti a stare in aula.
Scrutinio segreto Ma il primo consiglio comunale rappresenta anche il momento in cui l’aula è chiamata ad eleggere il suo nuovo presidente, due vice e i componenti della commissione elettorale. Dallo scrutinio segreto, però, non è emersa alcuna sorpresa rispetto ai pronostici. Elia Carai (Pd), infatti, è stato eletto presidente del Consiglio alla prima votazione utile con 19 preferenze a favore. Tra queste, due sono arrivate dai banchi dell’opposizione. «Lo abbiamo votato noi – ha chiarito Giuseppe Luigi Cucca (Nuoro.A capo) –. Siamo convinti che l’indicazione della presidenza debba arrivare dalla maggioranza, ma che questa sia anche espressione di garanzia per tutto il Consiglio. Lo abbiamo votato convintamente, in linea con la volontà di esercitare un’opposizione costruttiva. Mai compiacente, ma rigida quando serve». Elia Carai, dal canto suo, ha ribadito quella che sarà la linea della presidenza per i prossimi cinque anni. «Accolgo le responsabilità con rispetto e senso del dovere – ha affermato il nuovo presidente del consiglio comunale –. Oggi spetta a noi l’onere di far rivivere l’anima di un’aula che in passato ha visto cimentarsi molti tra i giganti della politica sarda. Saremo custodi delle virtù civiche e della volontà popolare portando avanti un confronto trasparente e costruttivo. Mi asterrò – ha concluso – dalle votazioni ordinarie nel rispetto del ruolo di garanzia che intendo esercitare, con l’obbiettivo di tutelare il ruolo che spetta a tutto il Consiglio. Il luogo dove ogni voce deve essere ascoltata a vantaggio del bene comune».
I vice di Elia Carai saranno Francesco Guccini (Uniti), per la maggioranza; e Lisetta Bidoni (Progetto per Nuoro), per l’opposizione. I membri scelti dal Consiglio per la commissione elettorale sono invece Annalista Canova (Movimento 5 stelle), Giovanni Mossa (Pd) e Bastianella Buffoni (SiAmo Nuoro).
La giunta Come promesso, il sindaco Emiliano Fenu ha utilizzato gli ultimi minuti di questo primo consiglio comunale per presentare alla città i sette che comporranno la giunta del Campo largo. Anche qui, però, le sorprese non sono mancate visto che il primo cittadino si è trovato a dover pronunciare solo sei nomi. Secondo quanto riferito, infatti, Sinistra futura sarebbe alle prese con dei problemi interni dettati dal fatto che non tutti fossero d’accordo sull’espressione di Gianni Cossu all’interno dell’esecutivo. Per il resto niente di nuovo all’orizzonte rispetto alle previsioni. I componenti della giunta civica, come anticipato già nei giorni scorsi, saranno infatti Natascia Demurtas (Partito democratico) che sarà anche vicesindaco, Pino Mercuri (Movimento 5 stelle), Marco Canu (Uniti), Adriano Catte (Progressisti-Liberu), Giulia Corda (Avs) e Mariangela Crabolu (Partito socialista).