Caccia ad Attilio Cubeddu: maxi blitz del ROS contro i fiancheggiatori del superlatitante
L’uomo è ricercato dal 1997 dopo essere evaso dal carcere di Badu 'e Carros
Nuoro Nelle prime ore del mattino di oggi 24 luglio 2025, un'imponente operazione del Raggruppamento operativo speciale (ROS) dei carabinieri ha portato all’esecuzione di circa venti perquisizioni domiciliari, mirate a individuare fiancheggiatori del superlatitante Attilio Cubeddu, da oltre 25 anni irreperibile. L’azione è stata condotta con il supporto dei Comandi Provinciali dei Carabinieri di Nuoro e Livorno, del RIS di Cagliari, dello Squadrone eliportato "Cacciatori di Sardegna" e dell’XI Nucleo elicotteri di Cagliari, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Roma.
Le perquisizioni, concentrate soprattutto nell’area dell’Ogliastra, hanno coinvolto persone vicine al latitante — tra familiari e soggetti legati alla sua rete — indagate per il reato di procurata inosservanza della pena, aggravato dal metodo mafioso. Gli accertamenti mirano a raccogliere elementi utili alla cattura di Cubeddu, e sono in corso anche analisi per isolare eventuali tracce biologiche che consentano di ricostruire il suo profilo genetico.
Attilio Cubeddu, originario della Sardegna, è ricercato dal 1997 dopo essere evaso dal carcere di Badu 'e Carros (Nuoro), dove scontava una pena per sequestro di persona e altri gravi reati. Negli anni ’80 era stato coinvolto in rapimenti a scopo estorsivo in Toscana ed Emilia Romagna, tra cui quelli di Cristina Peruzzi e Patrizia Bauer. Dopo l’evasione, partecipò al sequestro dell’imprenditore Giuseppe Soffiantini, per il quale venne successivamente condannato.