La Nuova Sardegna

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Antoni Cònzu regista di Orgosolo all’esordio con il film “Quo Vadis, Sardinna?”

di Luca Urgu

	Il regista Antoni Cònzu (foto di Massimo Locci)
Il regista Antoni Cònzu (foto di Massimo Locci)

Creativo poliedrico, 39 anni, ha presentato l’opera nell’auditorium del suo paese

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Orgosolo Cresciuto cinematograficamente con “Banditi a Orgosolo” del maestro De Seta e con i racconti di Pratobello, di quella rivolta pacifica che ha unito una comunità e sconfitto un progetto dell’ennesima nuova militarizzazione, Antoni Cònzu (Antonio Congiu all’anagrafe) 39 anni, di Orgosolo, è quello che si dice in senso ampio un creativo. Musicista, grafico, tecnico del suono, videomaker, comunicatore e regista. Dopo aver realizzato diversi corti, uno proprio sul tema della rivolta contro il poligono del 1969 (“I pirati di Pratobello”), ha presentato per la prima volta al pubblico nell’auditorium del paese (fuori concorso in occasione dell’Orgosolo film festival) il suo debutto molto applaudito nel lungometraggio. Il film “Quo Vadis, Sardinna?”, da lui scritto e diretto (80 minuti) è un viaggio attraverso l’isola per raccontare le diverse comunità che combattono per la preservazione del loro paesaggio. «Con questo lavoro si tratta davvero di un cambio di passo rispetto al passato» racconta.

(L'articolo completo sull'edizione digitale e nel giornale in edicola il 16 settembre)

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