La Nuova Sardegna

Gli incentivi

Bonus auto elettriche fino a 11 mila euro: in Sardegna parco macchine diesel e tra i più vecchi d’Italia

di Serena Lullia
Bonus auto elettriche fino a 11 mila euro: in Sardegna parco macchine diesel e tra i più vecchi d’Italia

Il decreto del Governo sblocca 600 milioni e premia chi rottama veicoli inquinanti

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Sassari In Sardegna il futuro corre piano. Mentre nel resto d’Italia le colonnine di ricarica spuntano come funghi e le city car elettriche si fanno largo nel traffico urbano, sull’isola il parco auto resta aggrappato al passato. Vecchio, inquinante, affezionato al gasolio. Ma i bonus del Governo per l’acquisto di macchine elettriche, fino a 11mila euro, potrebbero aiutare l’isola a mettere la freccia. 

Arriva il bonus elettrico Ad accelerare il passo potrebbe essere il nuovo programma di incentivi auto 2025, presentato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e pubblicato in Gazzetta l’8 settembre. Il decreto ha sbloccato 600 milioni di euro e introduce un meccanismo di rottamazione mirato: chi rottama un vecchio veicolo inquinante potrà ricevere fino a 11.000 euro di contributo per l’acquisto di una nuova auto elettrica, mentre le micro imprese potranno arrivare a 20.000 euro. C’è però un vincolo importante: l’incentivo sarà riconosciuto solo ai cittadini residenti in “aree urbane funzionali”, ossia nelle città e nei territori di pendolarismo, e il prezzo di listino del nuovo mezzo non dovrà superare i 35 mila euro. Una misura che potrebbe alleggerire il peso del portafoglio e, allo stesso tempo, rinnovare un parco auto tra i più vecchi d’Italia. Le Fua sono definite dall’Istat come territori composti da un comune (spesso capoluogo) e dai comuni contigui che hanno forti flussi di pendolarismo (per lavoro, studio etc.) con quel centro urbano.

Parco auto anziano I numeri fotografano un parco auto vecchiotto: l’età media delle vetture circolanti è 13 anni e 8 mesi, contro i 12 anni scarsi del dato nazionale. Un primato poco invidiabile che colloca la Sardegna fra le regioni con i mezzi più anziani d’Italia.

Province in affanno La cartina delle province racconta una geografia dell’usura. A Nuoro l’auto media ha già superato i 15 anni, a Oristano veleggia oltre i 14 e mezzo, nel Sud Sardegna si ferma a 14 anni e 4 mesi. A Sassari l’età scende a 13 anni e 5 mesi, a Cagliari a 13 e 1 mese, ma resta comunque lontana dalla media europea. Nel complesso oltre 772 mila mezzi hanno più di dieci anni e quasi il 58% rientra nelle classi Euro 4 o più vecchie, sinonimo di motori inquinanti e tecnologie superate.

L’isola dei diesel Se si guarda ai gusti, non ci sono dubbi: i sardi restano fedeli al motore tradizionale. Oggi su 1,11 milioni di veicoli circolanti, quasi la metà (538 mila) va a gasolio (48,4%) e altrettanti (510 mila) a benzina (45,9%). Gli esperimenti “green” sono ancora una minoranza: appena 31 mila ibride (2,8%) e 3 mila elettriche pure (0,3%). Numeri che fanno capire quanto il cambiamento sia ancora timido.

I primi passi dell’elettrico La distribuzione delle auto ibride ed elettriche fotografa un’isola che procede a velocità diverse: Cagliari guida con 13.246 mezzi, seguita da Sassari con 10.450, il Sud Sardegna con 5.336, Nuoro 3.342, Oristano 2.038. Complessivamente queste auto rappresentano appena il 3,1% del parco auto sardo: di cui il 2,8% ibride e lo 0,3% elettriche pure. Pochi granelli in un mare di motori a scoppio.

Le colonnine della speranza Eppure i segnali di cambiamento ci sono. A inizio 2025 i punti di ricarica pubblici in Sardegna sono 2.112, di cui 422 fast o ultrafast (≥50 kW). Un numero ancora limitato se confrontato con i 67 mila totali in Italia.

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