Fermo biologico anche a novembre per la pesca a strascico, pescatori in rivolta
La Caletta, i comandanti delle imbarcazioni del settore contestano la proroga decisa ieri dal ministero dell’Agricoltura
La Caletta I pescatori che operano nella pesca a strascico sono sul piede di guerra. Con un provvedimento del 29 ottobre, il ministero dell’Agricoltura ha esteso il fermo biologico a tutto il mese di novembre. Una notizia arrivata come una bomba a La Caletta con i comandanti delle numerose imbarcazioni che operano nel settore (a La Caletta c’è la flotta più numerosa del Nord Sardegna) che già si apprestavano a riprendere le operazioni di pesca dopo la sosta forzata di tutto il mese di ottobre. A sorpresa arriva invece il provvedimento del Ministero che dispone l’interruzione temporanea obbligatoria continuativa delle attività di pesca a partire da domani, 31 ottobre e fino al 30 novembre 2025 per le unità da pesca autorizzate in licenza all’utilizzo di reti a strascico a divergenti, inserite nell’elenco delle unità autorizzate alla cattura bersaglio degli stock demersali e alla pesca bersaglio del gambero rosso e viola, con base logistico-operativa nei porti dei compartimenti marittimi ricadenti nelle aree di pesca tra cui ricade anche la Sardegna. Per domani a La Caletta a partire dalle 10 è in programma una manifestazione di protesta che vedrà partecipare gli operatori della pesca, le loro famiglie e alcuni esponenti del mondo politico regionale.
