La Nuova Sardegna

Nuoro

L’inchiesta

Assalti ai portavalori, i sei in carcere scelgono la strada del silenzio

Assalti ai portavalori, i sei in carcere scelgono la strada del silenzio

Nuoro, gli interrogatori di garanzia a Badu ‘e Carros si sono conclusi in poco tempo

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Nuoro Si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere, oggi, 7 novembre, nel carcere di Badu ‘e Carros, i sei indagati finiti in carcere su ordine di custodia cautelare firmato dal gip nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Ireno Satta, e seguita dalla squadra mobile nuorese, su alcuni assalti portati a termine e tentati ai furgoni portavalori nel Nuorese.

A cominciare dal colpo da 90mila euro messo a segno sulla strada provinciale tra Torpè e Lodì il 13 marzo del 2025 nei confronti di un portavalori della Mondialpol. 

I sei davanti al gip Giovanni Angelicchio sono: Michele Carta, 41 anni, di Siniscola, difeso dall’avvocato Francesco Lai, gli orgolesi Pasquale Musina, 49 anni, Giovanni Piras, 29 anni, Antonio Saccheddu, 35 anni, Alessandro Dessolis, 41 anni – difesi rispettivamente dagli avvocati Riccardo Floris, Carmelino Fenudi, Margherita Baragliu, Stefano Murgia – e il mamoiadino Riccardo Mercuriu, di 30 anni, difeso da Francesco Lai.

Alcuni difensori stanno valutando se fare istanza al Riesame. Resta ancora uccel di bosco, invece, il settimo indagato: Peppino Puligheddu, 60 anni, di Orgosolo. All’alba di mercoledì 5 novembre, quando la polizia stava eseguendo le misure cautelari, era riuscito a scappare dal retro del suo appartamento. 

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