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La Regione risana il bilancio, oltre 10 milioni al Comune di Nuoro

di Alessandro Mele
La Regione risana il bilancio, oltre 10 milioni al Comune di Nuoro

Il sindaco Emiliano Fenu: «Ripianato un disavanzo tecnico decennale»

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Nuoro A mettere la parola “fine” alla piaga del disavanzo tecnico che per 10 anni ha stretto la morsa delle casse del Comune, arriva un salvagente di oltre 10 milioni di euro direttamente dalla Regione. Come annunciato dal sindaco Emiliano Fenu, infatti, «l’ente ha ottenuto un contributo pari a di 10.380.405,26 euro utile a ripianare quel disavanzo che pesava sul bilancio». Si tratta certamente di un risultato importante, o per meglio dire, di una boccata d’aria fresca visto che «quel disavanzo, frutto delle rigide regole contabili introdotte nel 2015 – ricorda il sindaco –, aveva limitato fortemente la capacità di spesa dell’amministrazione».

Per anni, di fatto, il Comune non ha potuto utilizzare parte dell’avanzo vincolato, risorse già disponibili e spesso destinate a opere pubbliche finanziate dalla Regione o da altri enti. «Molti interventi – spiega il primo cittadino –, pur essendo finanziati, non potevano essere avviati perché il disavanzo impediva di impegnare le somme necessarie». Un fatto, questo, che nella scorsa consiliatura veniva spesso ricordato anche dall’ex sindaco Andrea Soddu e che ha creato non pochi intoppi ai processi di sviluppo della città.

Con questo intervento, previsto dalla legge regionale 3 del 9 marzo 2022, la Regione ha riconosciuto la piena legittimità delle richieste avanzate negli anni dal Comune di Nuoro, che dal canto suo ha partecipato al bando regionale e ha posto fine a un blocco che durava da troppo tempo. Il contributo consentirà di azzerare definitivamente il disavanzo tecnico, restituendo all’amministrazione comunale la possibilità di programmare con maggiore serenità la spesa corrente e di realizzare nuovi investimenti.

«È un risultato che restituisce a Nuoro un diritto che attendeva da anni – aggiunge il sindaco Emiliano Fenu –. Questo, sin dal nostro insediamento, era anche il principale obiettivo di questa amministrazione: liberare il bilancio comunale da un vincolo che bloccava tutto, dai semplici servizi agli investimenti. Oggi possiamo dire che la città può finalmente guardare avanti». Naturalmente Emiliano Fenu ci tiene a sottolineare come questo traguardo sia il frutto di un lavoro di squadra tra la giunta comunale e gli uffici finanziari, che hanno seguito «con precisione» ogni fase del procedimento. Determinante anche la collaborazione tra il Comune e la Regione, «che hanno collaborato con spirito costruttivo, e con il contributo dei consiglieri regionali di Nuoro, che hanno sostenuto con convinzione una causa giusta e condivisa».

L’asse Nuoro-Cagliari targato Campo largo, secondo il sindaco è stato l’arma vincente. «Abbiamo trovato nella Regione collaborazione e sensibilità istituzionale – dice Fenu sul tema –. È la dimostrazione che, quando le istituzioni lavorano insieme, i risultati arrivano. È stato un lavoro silenzioso ma tenace, portato avanti nell’interesse esclusivo della nostra comunità». Con la decisione della Regione, dunque, si chiude una vicenda che per un decennio ha penalizzato la città. Da oggi il Comune potrà utilizzare le risorse rimaste bloccate e dare corso a numerosi interventi già finanziati, con effetti positivi per la vita quotidiana dei cittadini e per lo sviluppo di Nuoro.

I temi caldi sono tanti: «Questo è solo l’inizio – conclude il sindaco Fenu –. Ripianato il disavanzo, adesso possiamo costruire un nuovo percorso di crescita con più libertà, più investimenti e più fiducia nel futuro. Siamo consapevoli, d’altra parte, che ci attende un compito arduo: le criticità sono tante e il nostro impegno sarà indirizzato a mettere a frutto ogni risorsa per restituire alla città la centralità che merita». Ma al di là dei progetti per il futuro del capoluogo, in realtà non c’è poi così tanto da festeggiare. «Se prima i conti dell’ente segnavano un meno 10, adesso abbiamo raggiunto lo zero – conferma il sindaco –. Per questo dovremmo continuare a tenere una condotta di spesa equilibrata ed è nostro dovere pensare al domani con il giusto criterio. Resta un ottimo punto di partenza».

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