Si fingono carabinieri e derubano una donna: scoperta una maxi truffa
Lanusei, dopo alcuni mesi di indagini l’Arma denuncia tre persone: ecco come agivano
Lanusei Nuovo allarme truffe, in Ogliastra, e con tanto di telefonata simulata da parte di un numero che solo in apparenza sembrava appartenere ai carabineri. Ma stavolta, l’ennesimo raggiro, del valore di ben 119mila euro, è finito con tre persone denunciate: un 41enne e un 24enne residenti in provincia di Casera e un 58enne napoletano.
Le indagini era partite alcuni mesi fa, il 13 agosto, quando una 73enne di Lanusei era andata dai carabinieri per denunciare una truffa di ingente valore. La vittima aveva riferito di aver ricevuto un sms apparentemente inviato dalla società “Nexi”, che segnalava un’operazione bancaria di 990 euro non riconosciuta. Nel messaggio erano riportate istruzioni dettagliate per annullare la transazione, tra cui un numero di telefono da contattare. La donna, non riconoscendo l’operazione, aveva poi chiamato il numero indicato, al quale aveva risposto un sedicente operatore della società “Nexi” che l’aveva informata di una probabile frode ai suoi danni e del necessario coinvolgimento dei carabinieri per risolvere la situazione.
Dopo alcuni minuti, la pensionata ogliastrina, aveva ricevuto una chiamata da un’utenza corrispondente a quella della centrale operativa della Compagnia carabinieri di Lanusei, falsificata dai truffatori tramite la tecnica del “caller id spoofing”. Un uomo, che si era presentato come carabiniere di nome Giuseppe, conquistando la fiducia della vittima, l’aveva convinta a recarsi alla filiale del Banco di Sardegna di Lanusei e ad effettuare tre bonifici urgenti verso conti correnti “Findomestic”, per un totale di 119.800 euro.
Grazie alla tempestiva denuncia della vittima, i militari della stazione carabinieri di Lanusei, dopo alcuni mesi di indagini scrupolose, sono riusciti a identificare i responsabili della truffa e, d’intesa con l’autorità giudiziaria, a recuperare 30.800 euro, che verranno restituiti all’avente diritto. L’Arma dei carabinieri invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione a queste tecniche di raggiro. In caso di comunicazioni sospette, è fondamentale non fidarsi mai di richieste di denaro o dati personali ricevute tramite telefono, sms o email, anche se apparentemente provenienti da enti ufficiali. In caso di dubbi, contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112 per ricevere supporto e scongiurare la consumazione della truffa.
