Nuoro, svuotava i conti degli assistiti: nuova condanna per l’ex amministratrice di sostegno Roberta Barabino
Il giudice ha accolto la richiesta della difesa: 7 anni e 6 mesi ma in continuazione con una sentenza diventata definitiva
Nuoro Nuova condanna, ma in continuazione con una precedente già passata in giudicato, per Roberta Barabino, l’ex amministratrice di sostegno infedele accusata di peculato e autoriciclaggio, perché secondo l’accusa avrebbe svuotato i conti di decine dei suoi assistiti, utilizzando quei soldi per finalità estranee al soddisfacimento dei bisogno degli amministrati. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Nuoro, Giovanni Angelicchio nella mattina di oggi, 25 novembre, l’ha condannata complessivamente a 7 anni e mezzo di reclusione ma in continuazione con una condanna a 5 anni diventata definitiva, come richiesto dai difensori Gianluca Sannio e Antonio Secci.
Dunque, è come che l’imputata sia stata condannata a 2 anni e sei mesi in più, rispetto alla sentenza del marzo scorso. Inoltre il giudice l’ha assolta da alcuni reati. Il marito Graziano Coinu, sempre giudicato in abbreviato, e chiamato a rispondere di riciclaggio per due dei sette casi approdati in aula in quest’ultimo procedimento (nel precedente non era indagato ndr), è stato condannato a 4 anni e due mesi. In questa tranche dell’inchiesta le somme prelevate indebitamente dall'amministratrice sarebbero state circa 540mila euro, e i reati contestati 1374. I pubblici ministeri Andrea Ghironi, Riccardo Belfiori e Selene Desole alla fine della requisitoria avevano chiesto una condanna a 7 anni e 6 mesi per l'ex amministratrice, e a 4 anni e 6 mesi per il marito.
