La Nuova Sardegna

Olbia

Ragazza di 23 anni colpisce la madre con tredici coltellate

di Guido Piga
Ragazza di 23 anni colpisce la madre con tredici coltellate

La Maddalena, la giovane è stata arrestata: il raptus al culmine di una lite violenta. La donna è in gravi condizioni

16 maggio 2012
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LA MADDALENA. «Spero che durante la mia pira funebre si canti e si danzi e che birra e whisky scorrano a fiumi! Che birra e whisky siano rigorosamente irlandesi, niente Jack Daniel's ma ammetto l'Ichnusa!». Valentina D’Arco ha scritto questo sulla sua bacheca di Facebook. È ciò che vorrebbe per il suo funerale, immaginato a soli 23 anni: la cremazione e alcol a volontà. Solo che il funerale ha rischiato di farlo alla madre, ieri alle 19. L’ha accoltellata. Tredici volte. Al torace, al collo, all’addome. E alla schiena.

Un raptus dopo l’ennesimo litigio, scoppiato nella casa che la ragazza aveva preso in affitto in via Manfredo Fanti, centro storico della Maddalena. La mamma, Daniela Cuccadu, 44 anni, dipendente del circolo sottufficiali della marina, ora cerca di restare aggrappata alla vita. Ha cercato di sfuggire alla furia omicida della figlia, scappando e mettendosi a correre in strada. Valentina l’ha inseguita con il coltello preso da un cassetto della cucina e ha infierito, fino a far svenire la madre, quasi dissanguata.

Soccorsa dai medici del 118, Daniela Cuccadu è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico nell’ospedale maddalenino e poi trasferita in quello di Olbia, nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono gravi, la prognosi è riservata.

Valentina D’Arco non è scappata, si è rifugiata in casa. Lì l’hanno trovata i carabinieri. Non ha detto nulla, solo che si sentiva male. Anche lei è stata trasportata al pronto soccorso e poi arrestata.

Non è ferita, è sotto choc. «Non sa dirci perché è scoppiata la lite con la madre, perché ha preso il coltello e l’ha ferita, perché l’ha inseguita - dicono i militari -. Non dice nulla: è piombata nel mutismo».

La ragazza soffriva da tempo. Un male oscuro, hanno raccontato ai carabinieri alcuni conoscenti. Era andata via di casa perché la madre non ce la faceva più a sopportare i suoi orari, soprattutto le uscite e i rientri notturni. Le altre informazioni (poche) i militari le hanno trovate su internet. Valentina D’Arco aveva lasciato il suo “testamento” su Facebook: il giorno della sua morte avrebbe voluto una festa, a base di whisky e birra, e avrebbe voluto essere cremata al termine di un rito induista.

I carabinieri stanno indagando anche sulle simpatie politiche della ragazza: l’anno scorso si era candidata alle comunali di Olbia in una lista di indipendentisti. Non era andata bene. Ultimamente le cose sembravano girare meglio. Aveva trovato un lavoro in un supermercato Sigma di via Balbo, ma da un paio di giorni non si faceva vedere: aveva fatto sapere di non sentirsi bene.

Ieri pomeriggio la madre è andata a trovarla, per sapere come si sentisse. È scoppiata l’ennesima lite. La vita ordinata di un’impiegata dello Stato contro quella ribelle della figlia. Un conflitto frequente. Quello loro è diventato ingestibile. Nella mente di Valentina D’Arco è stato buio. Le tredici coltellate alla madre l’hanno maledettamente risvegliata. Poi dentro di lei è calata nuovamente l’oscurità.

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