La Nuova Sardegna

Olbia

Gallura, il turismo dipende sempre più dagli stranieri

di Alessandro Pirina
Gallura, il turismo dipende sempre più dagli stranieri

I dati del Meeting di Starsolution5 parlano di un sorpasso degli arrivi dall’estero Crollo del trasporto marittimo e incremento di quello aereo, ma solo nel low cost

03 dicembre 2013
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OLBIA. Il regno del turismo parla sempre meno italiano. Nel 2013 in Gallura gli arrivi stranieri sono stati superiori a quelli provenienti dalla penisola. Il dato del sorpasso è emerso sabato al Meeting del turismo, l’ormai classico appuntamento in cui ogni anno istituzioni e operatori si ritrovano intorno a un tavolo per sviscerare numeri passati e annunciare strategie future. Quest’anno l’evento, firmato sempre dalla StarSolution5 di Nuccio Merone con il consorzio degli albergatori e l’ordine dei commercialisti, si è concentrato sulla ricostruzione del post alluvione, tema su cui si sono confrontati, e scontrati, il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e il parlamentare del Pd Gian Piero Scanu. Ma non solo. Il convegno, infatti, ha visto alternarsi al tavolo numerosi altri addetti ai lavori che si sono misurati sul turismo nell’isola, in particolare in Gallura.

Ad aprire i lavori, dopo il minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione, è stato il direttore scientifico Carlo Marcetti, il docente universitario deus ex machina del meeting, che, nel suo lungo intervento ricco di dati e dettagli, si è concentrato principalmente sui trasporti. Con un crollo di quello marittimo e un incremento di quello aereo, ma solo per le compagnie low cost. I voli in continuità territoriale hanno infatti registrato un calo del 19%, mentre le compagnie a basso costo sono schizzate a +158 per cento. Compagnie, queste ultime, che volano principalmente con l’estero. E, infatti, in tutta l’isola sono cresciute le presenze straniere. Con l’aeroporto di Olbia che in due anni ha visto aumentare i passeggeri internazionali dal 34% al 42. Un incremento, seppur più contenuto, che si è registrato anche ad Alghero (dal 33 al 37) e a Cagliari, dal 22 al 23, che si conferma l’aeroporto meno internazionale dell’isola.

Altri dati sugli arrivi e sulle presenze li ha forniti l’assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi, che ha anche lui sottolineato il boom degli stranieri in Sardegna. Dall’inizio dell’anno al mese di ottobre, secondo gli ultimi rilevamenti effettuati dal Sired – il sistema di raccolta ed elaborazione dati dell’assessorato al Turismo – gli arrivi e le presenze di turisti provenienti dall’estero sono stati di poco inferiori (47,5%) a quelli italiani. Ma non in Gallura, dove gli stranieri superano gli italiani sia negli arrivi che nelle presenze (circa 200mila in più), mentre a Olbia sono quasi pari: 250mila sia dalla penisola che da oltre confine.

Al convegno dell’Hilton sono intervenuti tra gli altri il presidente dell’ordine dei commercialisti, Marco Balata, il commissario dell’Autorità portuale Fedele Sanciu e i responsabili di Meridiana, Tirrenia, GoInSardinia, Sogeaal, Geasar e Grandi alberghi.

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