La Nuova Sardegna

Olbia

Gli studenti e le imprese: «Il turismo piace ancora»

di Alessandro Pirina
Gli studenti e le imprese: «Il turismo piace ancora»

Anche il presidente Francesco Pigliaru alla prima giornata del «Career day» Per i giovani tanti colloqui interessanti, ma non ci sono aziende che assumono

07 marzo 2014
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OLBIA. Tutti in fila per un posto al sole. Con il curriculum sottobraccio ieri centinaia di giovani si sono presentati in aeroporto al «Career day» per sostenere uno o più colloqui con aziende leader nel turismo e nei trasporti. Alle 16 il registro degli iscritti conta già 463 nomi e cognomi, ma i faccia a faccia tra studenti, laureati e imprese vanno avanti fino al tardo pomeriggio. E oggi faranno il bis. La lista di cacciatori di sogni, dunque, è destinata ad aumentare, superando anche i 700 candidati di un anno fa.

«Il Career day non è un posto in cui si trova lavoro, ma un luogo in cui possono nascere delle opportunità», li ammonisce Francesco Morandi, il presidente del Polo universitario di Olbia, promotore dell’iniziativa. Loro, i cacciatori di sogni, sono consapevoli che le due parole scambiate con questo o quel manager non cambieranno la loro vita nell'immediato, ma sanno anche che da simili iniziative potrebbero nascere serie opportunità per il futuro. «Lo so che oggi qui non troverò lavoro, ma la ritengo una grande occasione per tutti – sostiene Marco Fiorino, sassarese di 27 anni, laureato in Economia –. Dare a noi la possibilità di farci conoscere dalle imprese è già un buon inizio. Quest’esperienza io l’ho già fatta l’anno scorso e quest’anno ho voluto ripeterla. Ho avuto un colloquio con il Consorzio Costa Smeralda e penso di sostenerne diversi altri. Mi interessano tutti, tranne gli stranieri, perché, per quanto mi sarà possibile, vorrei restare in Sardegna». Di fianco a lui c’è Elisa Manconi, olbiese, che si sta per laureare all’università di Sassari in Lingue. «Mi manca solo la tesi – dice –. Nel frattempo, però, mi guardo un po’ intorno. A me piacerebbe trovare un lavoro nel settore alberghiero e, infatti, il primo colloquio l’ho avuto con l’Ada, l’associazione dei direttori d’albergo. È stato un incontro interessante, positivo. Mi presenterò anche a Eden Viaggi, Iti Hotel e, se riesco, Starwood. D’altronde, io in passato ho già lavorato nel settore turistico-alberghiero e lì voglio continuare a cercare una occupazione». «Anche perché ormai è uno dei pochi settori che oggi ancora offre lavoro – aggiunge l’amica Jenna Marroni, diplomata –. In questa zona sono rimaste rare opportunità per noi giovani e una di queste è il turismo alberghiero. Io sto facendo uno stage proprio nel settore e, infatti, per primo ho presentato il mio curriculum al Consorzio degli albergatori di Olbia. Ma non escludo di incontrare Costa Crociere: un’esperienza su una nave non mi dispiacerebbe per nulla. Al di là di come andranno le cose, credo che il Career day sia una grande opportunità in un momento duro come questo e trovo assurdo che qualcuno si sia lasciato scoraggiare dalla troppa fila».

Giovanna Sale, di Lula, studente di Economia del Turismo a Olbia, ha fatto due colloqui, con Yacht Service e Ada, e si rimette subito in fila. «L’iniziativa è bellissima – racconta –, ma purtroppo non tutte le aziende che incontriamo hanno in programma assunzioni. Ce lo dicono apertamente, anche se poi aggiungono che per il futuro ci terranno in considerazione. Io, comunque, porterò il curriculum anche a Geasar e Air Berlin. Mai dire mai. Ma condizione obbligatoria per tutti sono le lingue». All’apertura dei lavori, infatti, Morandi ha sottolineato proprio le lingue come requisito essenziale per eventuali assunzioni. «Oggi le aziende non chiedono più se le parli, ma quante ne parli».

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