La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. Il Comune sarà parte civile nel processo alla “cricca” degli appalti per il G8 del 2010, evento internazionale trasferito poi all’Aquila.

L’ottava sezione penale del tribunale di Roma ha accolto la richiesta presentata dai legali dell’amministrazione isolana, Tito Milella e Gian Comita Ragnedda. Un risultato importante per La Maddalena, per nulla scontato.

Il procedimento vede imputati, tra gli altri, i funzionari pubblici Fabio De Santis e Mauro della Giovampaola, gli imprenditori Diego e Daniele Anemone, l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, e l’ex presidente del consiglio superiore dei Lavori pubblici Angelo Balducci. Associazione per delinquere e corruzione, a seconda delle posizioni, sono i reati contestati.

I giudici, oltre al Comune maddalenino, hanno ammesso come parti lese anche la Presidenza del Consiglio dei ministri, i ministeri dei Beni culturali e delle Infrastrutture, Cittadinanza attiva.

L'indagine sulla “cricca” nacque a Firenze nel 2010. Al centro degli accertamenti la scuola per marescialli dei carabinieri, costata 450 milioni di euro e mai inaugurata. Per le vicende legate a quell'appalto, Angelo Balducci e Fabio De Santis, sono stati già condannati per corruzione.

Successivamente l'inchiesta “Grandi eventi” venne trasferita a Perugia. Tra gli indagati figurava anche l'ex procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro. Il magistrato, nel luglio 2011, aveva patteggiato davanti al gup 8 mesi per rivelazione di segreti d'ufficio. Avrebbe informato i componenti della cricca delle indagini in corso nei loro confronti.

Da Perugia il processo era stato poi trasferito a Roma. Nel capoluogo umbro è rimasto solamente il filone per il capo di imputazione che riguarda Anemone, Balducci e l'avvocato Edgardo Azzopardi nella parte dell'utilizzazione di segreti d'ufficio rivelati da Toro.

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