La Nuova Sardegna

Olbia

Sughero, la Regione si mobilita

di Pietro Zannoni
Sughero, la Regione si mobilita

Calangianus, passa la mozione presentata dal centrodestra sulla crisi del settore

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CALANGIANUS. Il consiglio regionale, lunedì scorso, al termine della discussione sulla mozione presentata dal centrodestra "sulla crisi del sughero in Sardegna" ha approvato, con 52 voti a favore e un astenuto, un ordine del giorno unitario.

L’assessore regionale all’Ambiente Donatella Spano, si era soffermata «sulla centralità del comparto per l’economia della Sardegna e ha spiegato le tre direttrici che seguirà la Regione : il piano forestale, il programma di sviluppo rurale e l’applicazione di un protocollo d’intesa fra ministero dell’Ambiente, dell’Ambiente, delle Politiche agricole e Regione Toscana approvato nel 2008 e realizzato solo in minima parte».

Un protocollo da riattivare con « processi di filiera, certificazioni, innovazione e ricerca, professionalizzazione delle maestranze, divulgazione delle buone pratiche per gli operatori del settore, coinvolgendo associazioni di categoria di concerto con gli assessorati dell’Agricoltura e dell’Industria».

Si darà vita ad azioni specifiche con le risorse dei fondi strutturali 2014-2020 e contando sul contributo che arriverà dall’Ente foreste, da Agris, dalle Università e da altri enti di ricerca.

Obiettivo primario è quello di rilanciare nell’isola la multifunzionalità delle sugherete e della quercia da sughero.

La notizia a Calangianus ha avuto una eco immediata su Facebook. Entusiasta il sindaco Gio Martino Loddo, scettico invece il vicesindaco Albieri. «

Mi fa molto piacere l’ unanimità dell intero consiglio regionale sul comparto sugheriero - scrive Loddo- si approva la nostra linea di partire dal vecchio protocollo del 2008. La strada da percorrere è ancora lunga ma non demorderemo. Per noi questo è un grande motivo di orgoglio che rende onore a chi ha speso la vita lavorativa in questo e per questo comparto».

Il vicesindaco Fabio Albieri al contrario, sempre su Face book non appare entusiasta: «La crisi del distretto del sughero va affrontata in modo efficace e incisivo in tutti i suoi aspetti : certificazione di qualità , credito, ricerca, innovazione, forestazione produttiva , commercializzazione e promozione del prodotto. Per questo ritengo insufficienti i contenuti della mozione approvata ieri dal consiglio regionale. E' assolutamente necessario riavviare il tavolo tecnico sul sughero come luogo serio per affrontare le problematiche del comparto in tutte le sue criticità. Il resto mi sembra propaganda».

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