La Nuova Sardegna

SANTA TERESA. La bandiera blu sventolerà ancora una volta sul paese. Il Comune dovrà solo aspettare il 13 maggio per sapere quanti vessilli europei potrà issare sul litorale. Ma l’invito a partecipare alla cerimonia di Roma, nel palazzo della Presidenza del Consiglio, è la prima conferma che il Comune ha già ottenuto almeno una bandiera blu. Santa Teresa dal 1987 riceve il riconoscimento della Foundation for environmental education per la spiaggia della Rena Bianca, 300 metri di granelli d’argento, fondale basso, accessi per disabili, docce e bagni pubblici. Un premio alla qualità delle acque, della costa, dei servizi, delle misure di sicurezza e di educazione ambientale. «Lo scorso anno abbiamo ricevuto per la prima volta anche la bandiera blu per la spiaggia Rena di Ponente, a Capo Testa – spiega la delegata al Turismo, Antonella Occhioni –. Un riconoscimento a una delle nostre spiagge più belle in cui come amministrazione abbiamo aggiunto importanti servizi come i bagni e le pedane per i disabili. Andiamo fiduciosi alla cerimonia del 13 maggio. Sappiamo che almeno una bandiera la porteremo a casa».

Lo scorso anno Santa Teresa aveva condiviso il riconoscimento con poche altre località sarde, il Poetto di Quartu Sant'Elena, i, Lido di Orrì e il Lido di Cea a Tortolì, Torre Grande a Oristano, Ampurias a Castelsardo, La Sciumara a Palau, Spalmatore e Punta Tegge nell’arcipelago della Maddalena.

È importante ricordare che i criteri in base ai quali la bandiera blu viene assegnata non tiene conto solo della bellezza del mare o della sabbia. I comuni compilano dei questionari formati da 12 sezioni. Tra gli argomenti ci sono la gestione dei rifiuti, lo stabilimento balneare, la certificazione ambientale, la pesca professionale. Una commissione tecnica composta da esperti in tematiche ambientali valuta le risposte e decide per l’assegnazione delle bandiere. (se.lu.)