La Nuova Sardegna

Olbia

Manovra tributaria zero Tasi, più Tari

Domani il Consiglio di Arzachena esamina le nuove tariffe Gala: la ex Tares più alta, ma con vantaggi per i negozianti

18 maggio 2014
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ARZACHENA. Tasi azzerata, Imu invariata e Tari aumentata del 7.2 per cento, ma riequilibrata. Tra le proposte all'ordine del giorno che il Consiglio comunale di Arzachena esaminerà domani ci sono la manovra tributaria e il regolamento Iuc (imposta unica comunale). Spiega la delegata al Bilancio, Domenica Gala: «Lo Stato anche quest'anno non ha risparmiato gli enti locali da pesanti tagli e il nostro Comune nel rapporto tra entrate e spese parte con uno svantaggio di circa 2 milioni di euro, dovuti al mancato contributo dello Stato sull'Imu prima casa, al taglio del Fondo unico Ras, oltre le risorse già tagliate nel 2013 a causa della spending review per circa 4 milioni di euro». Si va verso «l’azzeramento totale della Tasi, imposta sui beni immobili, facendo sì che in un momento di grave crisi economica il cittadino non si trovi in situazioni di ulteriori difficoltà – affrma Gala –; mentre le aliquote Imu restano al 7.6 per mille, tra le più basse d’Italia».

Un discorso particolare merita la Tari, ex Tares, la tassa sui rifiuti che lo scorso anno aveva incrementato di circa il 27 per cento le tariffe a causa di coefficienti imposti dalle prescrizioni legislative. «Il piano finanziario di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani – dice Gala – è aumentato del 18 per cento a causa di un incremento degli indici Istat e delle tariffe del Cipnes per lo smaltimento dei rifiuti. Ha inciso anche il nuovo appalto per la pulizia delle spiagge, anche di quelle di cui si occupava fino allo scorso anno il Consorzio Costa Smeralda. Il rapporto tra l'incremento del 18% del piano finanziario e la Tari è un aumento medio ponderato del 7,2% tra utenze domestiche e non, a differenza di altri comuni in cui la percentuale è aumentata del 33%.La Tares, nel 2013, non consentendo grossi margini di manovra per il Comune, aveva massacrato, tra le tante utenze non domestiche, le categorie di bar, ristoranti, ortofrutta, fiorai e pescherie. Con la Tari siamo riusciti a riequilibrare e abbattere del 33,7 il costo per i ristoranti; del 34,3% il costo per i bar e del 33,3% il costo di ortofrutta, fiorai e pescherie. Un risultato importante che nonostante l'evoluzione legislativa ha consentito alle aziende un respiro più ampio. Ricordiamo che non è stata istituita l'addizionale Irpef prevista in quasi tutti i Comuni, e neppure la tassa di scopo». (re.ol.)

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