La Nuova Sardegna

Olbia

Cisl: nuovo ospedale, una grande occasione

Ma il sindacato avverte la Regione: «Deve essere un arricchimento dell’offerta sanitaria nell’isola»

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OLBIA. Forse è vicino il passo decisivo per l’apertura dell’ospedale ex San Raffaele a Olbia. Una ipotesi che raccoglie la soddisfazione della segreteria regionale della Cisl, che tiene comunque a precisare, in un documento diffuso ieri, come la nuova struttura sanitaria debba essere un complemento e un completamento delle offerte ospedaliere già esistenti nel territorio isolano.

«La notizia di un'imminente possibile svolta, – si legge nel comunicato della segreteria regionale della Cisl – con una relativae firma d’accordo fra la Qatar Foundation e la Regione Sardegna, coincide sicuramente con le attese della Cisl sarda. A una condizione fondamentale – avverte il sindacato – : l'evoluzione positiva del progetto iniziato dal San Raffaele, e oggi in dirittura d'arrivo con una nuova compagine imprenditoriale, dovrà essere complementare rispetto al quadro attuale della sanità dell'isola».

L’unico modo, insomma, per poter offrire , secondo la Cisl, un ventaglio di opportunità ai sardi nel fondamentale campo della salute. Evitando così, ad esempio, i viaggi e le spese ingenti che ora si devono sostenere per curarsi al di fuori del nostro territorio. «La nuova infrastruttura di Olbia – infatti recita il documento della segreteria Cisl – dovrà essere compatibile e arricchire il sistema sanitario sardo, implementandone l'offerta e non mettendo in difficoltà l'attuale "distrettualizzazione", ma piuttosto individuando servizi innovativi e aggiuntivi in grado di contenere la mobilità passiva fuori dall'isola e di rafforzare l'attività di ricerca anche con specifici accordi con le Università sarde».

Ecco, dunque il ruolo che deve ricoprire la Regione Sardegna in questa partita. «È, importante che la Regione operi per ricercare un punto di equilibrio capace di contemperare le attuali esigenze della sanità pubblica sarda con il nuovo progetto che – secondo quanto sottolinea la Cisl –, rimane un'opportunità da collocare necessariamente all'interno di un modello integrato con il sistema pubblico. Il servizio sanitario regionale non dovrà sopportare alcun contraccolpo e dovrà continuare a svolgere l'importante ruolo di cerniera con il territorio esercitata in ossequio al principio di sussidiarietà».

L’obiettivo, insomma, è un’offerta che sia la più ampia possibile. «Il nuovo ospedale di Olbia – scrive la Cisl – , potrà integrare le specialità degli altri presidi ospedalieri. Dovrà essere cura della Giunta regionale evitare un'eventuale condizione di concorrenza tra il nosocomio e le altre strutture sarde. A tale proposito, è fondamentale capire dalla Regione come intenderà operare sul fronte della riorganizzazione della rete sanitaria dell'Isola e delle complesse compatibilità economiche in capo al fondo sanitario regionale, che dovrà continuare a garantire l'attuale offerta sull'intero territorio dell'Isola. Tutti aspetti che richiedono – conclude il documento –, un urgente confronto con le organizzazioni sindacali confederali sarde». (red.ol.)

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