La Nuova Sardegna

Olbia

Meningite, morta la bimba di dieci mesi

Meningite, morta la bimba di dieci mesi

La piccola olbiese era in Rianimazione a Sassari, ricoverata da 17 giorni. Da lunedì il via alla campagna di vaccinazioni

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OLBIA. Non ce l’ha fatta: ha lasciato per sempre la sua gemella, la sua famiglia, la vita, dopo 17 giorni di lotta nell’ospedale di Sassari. La meningite è stata più forte del suo corpicino di 10 mesi. La speranza è venuta meno avant’ieri, anche se di speranza vera e propria i medici ne hanno avuta poca fino dal primo momento, dal ricovero del 6 maggio all’ospedale di Olbia. Angela, nome di fantasia, ora guiderà dall’alto i genitori, e la sua gemellina. Perché è proprio lei, in questo momento di indicibile dolore, la forza di tutti. È in lei, ancor di più, che la sua sfortunata sorellina continuerà a vivere. Ed è una consolazione, l’unica possibile, quando di mezzo c’è un tragico destino.

Quello di Angela ha cominciato a essere segnato 17 giorni fa. Febbre alta, altissima. I genitori hanno chiamato il 118, una cui ambulanza l’ha accompagnata al Giovanni Paolo II. I medici hanno sospettato che si trattasse di meningite e, dopo alcune verifiche, hanno avuto quest’esito. L’hanno fatta ricoverare a Sassari, alle cliniche universitarie, in Rianimazione, in cui è giunta in condizioni gravi. La gemella, invece, è stata messa in osservazione nella Pediatria dell’ospedale olbiese per prevenire un eventuale contagio, che non c’è stato.

Da quel giorno, il 6 maggio, è cominciata la lotta della piccola Angela, e l’attesa angosciosa dei genitori e dei parenti. Le sue condizioni non sono mai migliorate. Quel lumicino che la teneva in vita è andato assottigliandosi sempre di più, fino a che avant’ieri non si è spento. I funerali oggi alle 11,30 alla Sacra Famiglia.

La seconda morte per meningite in pochi mesi - a dicembre era morta una bambina di 3 anni - ha riacceso l’allarme e riaperto il dibattito sull’uso dei vaccini. Una terza vittima c’era stata nel Cagliaritano. sempre pochi mesi fa.

La Asl, da subito, aveva preso posizione. «Il vaccino contro il meningococco B esiste – aveva detto il direttore del Servizio di igiene Tonino Saba – , ma non è inserito tra quelli dell'obbligo, anche se noi come Asl abbiamo avviato le procedure per acquistarne una quota».

Da lunedì scorso i vaccini sono disponibili. «In parte, per i soggetti maggiormente a rischio – aveva chiarito Saba – , verrà offerto gratuitamente, per gli altri chiederemo invece la compartecipazione della spesa da sostenere».

«Il vaccino sarà offerto gratuitamente ai soggetti a rischio per patologia, come i bambini talassemici, immunodepressi, o affetti da malattie renali o epatiche gravi - aveva spiegato la Asl -. Compresi nelle esenzioni anche i soggetti a cui è stata asportata la milza. Il vaccino è somministrabile sino ai 50 anni, e verrà messo a disposizione anche dei nuovi nati nel 2014: in questi casi è però richiesta la compartecipazione della spesa. A seconda del paziente e delle indicazioni previste dai medici, sono necessarie 3 o 4 dosi; il costo di ciascuna dose è di 81,09 euro, il ciclo completo verrà a costare dai 243 a 324 euro». Ma sui costi della vaccinazione c’è una mozione presentata dal gruppo di Forza Italia in consiglio comunale: «In Gallura c'è stato un incremento di soggetti affetti da meningite da meningococco. Pensiamo che la recente vaccinazione avviata da parte del servizio sanitario locale contro il sierotipo b, visti i costi proibitivi, non possa essere limitata alle sole famiglie abbienti, ma si debba dare la possibilità a chiunque di eseguire l'intero ciclo di vaccini». (g.pi.)

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