La Nuova Sardegna

Olbia

Cinque fucilate contro il distributore Tamoil sulla tangenziale

Cinque fucilate contro il distributore Tamoil sulla tangenziale

Olbia, un uomo ha sparato contro le colonnine del carburante e le vetrate della stazione di servizio

29 maggio 2014
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OLBIA. Diverse fucilate, almeno cinque, hanno devastato la stazione di servizio Tamoil, sulla strada tangenziale, nei pressi del bivio per San Nicola. È accaduto due notti fa, intorno all’1.00: una persona, arrivata da sola nell’area del distributore di carburante, ha preso di mira con un fucile a pallettoni tre delle quattro colonnine, cercando di colpire quasi certamente il meccanismo interno in maniera da renderlo inservibile, riuscendoci in due di esse (che sono state poste infatti fuori servizio dal gestore). In un caso il proiettile è penetrato di fronte, a fianco al display, in un altro di lato, quindi una colonnina è stata colpita nello spigolo superiore, quasi come se l’anonimo attentatore avesse sbagliato nel controllare l’arma. Risparmiata solo la colonnina del gas. Quindi il delinquente si è avvicinato alla vetrata del bar e ha esploso altre due fucilate, che hanno bucato la lastra, senza abbatterla. A quel punto l’uomo si è allontanato rapidamente dalla stazione di servizio.

Nessuno si è accorto di niente sino al mattino, quando sono arrivati i due dipendenti che hanno aperto l’attività: constatata la presenza dei colpi di fucili, con i grossi fori sul metallo delle colonnine e sul vetro del negozio, hanno chiamato gli uomini del commissariato, coordinati dal vicequestore Fernando Spinicci, che hanno effettuato i rilievi e richiesto l’intervento della squadra della scientifica nel tentativo di trovare tracce dei responsabili e hanno anche recuperato alcuni bossoli che saranno utili per capire qual è il tipo di arma utilizzata e per l’esame di comparazione balistica.

Di certo si sa che il misterioso attentatore è stato ripreso dalle telecamere in funzione ormai in tutte le stazioni di servizio e i poliziotti stanno lavorando per capire dai fotogrammi l’identità dell’autore. Il lavoro delle forze dell’ordine non è semplice, anche perché non si capisce il senso di un simile atto, compiuto contro un’attività di proprietà non di olbiesi ma di una società siciliana che a sua volta l’ha affidata in gestione a una bresciana.

L’attentato contro la Tamoil, che fa seguito a quelli nei confronti di diverse auto, date alle fiamme, conferma che dopo un periodo di relativa calma la situazione dell’ordine pubblico in città si sta nuovamente scaldando. (apal)

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