La Nuova Sardegna

Olbia

I promotori: tante difficoltà ma ci crediamo

I promotori: tante difficoltà ma ci crediamo

«Le barche che vanno via vuol dire morte del territorio, tanta gente che non lavora». Porto Rotondo e la nautica sono tutt’uno per il conte Luigino Donà dalle Rose, che risveglia così il ricordo di...

30 maggio 2014
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«Le barche che vanno via vuol dire morte del territorio, tanta gente che non lavora». Porto Rotondo e la nautica sono tutt’uno per il conte Luigino Donà dalle Rose, che risveglia così il ricordo di quelle «tasse sulle barche per le quali Corsica e Grecia ci hanno ringraziato», e che sogna sempre «la possibilità di poter accedere all’isola di Mortorio, per ammirare l’ambiente». È vietato dai vincoli dell’area Marina Protetta. «Tuttavia c’è ragione per essere ottimisti – osserva il direttore generale del Consorzio Porto Rotondo Paolo Manca –, cominciando dalla rinnovata armonia tra tutti gli operatori, dai consorziati ai commercianti». La possibilità di lasciarsi alle spalle i tempi non facili ha convinto anche Luisa Polo, presidente del Centro commerciale naturale di Porto Rotondo, «a sostenere questa prima iniziativa dedicata al florovivaismo, all’artigianato». Ha anche voluto l’allestimento di un piccolo mercato a Punta Lepre. «L’unione fa la forza – incoraggia Roberto Azzi, di Confcommercio Nord Sardegna – e i primi e numerosi arrivi di turisti stranieri per i primi quindici giorni di giugno fanno rinascere la voglia di rilanciare il turismo. La promozione per i 50 anni di Porto Rotondo è stata positiva». I Comuni di Olbia e Golfo Aranci saranno protagonisti, fa sapere Igor Tusacciu, della Be.U.: «Riorganizzare il Boat Show non è stato facile, il settore sconta pesanti difficoltà, ma ci crediamo». Ha organizzato anche rassegne di gozzi, chiattini e previsto persino una “rappresentanza” di auto d’epoca. (gpm)

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