La Nuova Sardegna

Olbia

Oschiri, ecco la “Buona novella”

Oschiri, ecco la “Buona novella”

Nella chiesa di Castro l’opera di De André proposta da Santa Cecilia e Laborintus

30 maggio 2014
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Nel 2009 incantò il teatro Verdi di Sassari con la partecipazione di Antonella Ruggiero, domani "La Buona Novella" di Fabrizio De André, l’opera ispirata alla figura di Gesù Cristo rielaborata dalla Polifonica Santa Cecilia di Sassari e da Laborintus, col cantautore Carlo Doneddu, torna in scena nel santuario di Nostra Signora di Castro, a Oschiri (20.45). Insieme alla corale diretta da Gabriele Verdinelli, che ha curato anche gli arrangiamenti, ci sarà la voce recitante di Mariantonietta Azzu. L’organizzazione è della associazione “Su Furrighesu” di Oschiri. La colonna sonora della serata sarà affidata al gruppo strumentale dell'associazione Laborintus, mentre il progetto musicale si avvale della presenza della storica polifonica sassarese, un ensemble che ha al suo attivo oltre mille concerti, con un repertorio che spazia dalla polifonia rinascimentale alle grandi opere sinfonico-corali, dal canto popolare alla lirica.

La serata proseguirà con l'osservazione delle stelle promossa dalla Società astronomica turritana di Sassari, il tutto col contributo dell'amministrazione comunale di Oschiri e della Regione Sardegna.

Nel 1969 nel pieno della contestazione studentesca e operaia, del fermento politico e della lotta di classe Fabrizio De Andrè artista controcorrente, esposto alle critiche della chiesa e del pensare borghese, compose "La Buona Novella". Si trattava di un’allegoria che univa le istanze sessantottine e gli insegnamenti di quello che in fondo fu il più grande rivoluzionario della storia. Secondo Verdinelli «De Andrè la considerava il suo lavoro più riuscito e fu scritta per un ricco organico composto da coro e orchestra, con il gruppo che poco dopo avrebbe formato la Pfm. Non è stata proposta dal vivo molto spesso in questi 40 anni, è piuttosto complesso infatti allestire una produzione così articolata che anticipa e cavalca l'onda del rock progressive dell'epoca». Il concerto sarà accompagnato dalla lettura di alcuni estratti tratti dai Vangeli Apocrifi che ispirarono il Faber nella realizzazione.

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