La Nuova Sardegna

Olbia

LA STORIA

Disabile, senza lavoro e rovinato dal ciclone Cleopatra

Disabile, senza lavoro e rovinato dal ciclone Cleopatra

OLBIA. Una vita distrutta dall’alluvione, e ora anche la sua salute è in forte pericolo. Lo racconta P.M., un 64enne olbiese («così come mio padre, mio nonno e mio bisnonno», dice) per il quale dopo...

17 giugno 2014
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OLBIA.

Una vita distrutta dall’alluvione, e ora anche la sua salute è in forte pericolo. Lo racconta P.M., un 64enne olbiese («così come mio padre, mio nonno e mio bisnonno», dice) per il quale dopo quel terribile 18 novembre tutto è improvvisamente cambiato. «Mi vergogno a dirlo – afferma – ma da ventiquattro anni sono disoccupato e senza pensione, oltre che invalido al 35 per cento in quanto malato di diabete. Sino al giorno dell’alluvione però stavo bene, vivevo grazie all’affitto di una casa in zona Bandinu, vicina a un’altra nella quale abitavo. Una terza l’ho ereditata dai miei nella zona della Sacra Famiglia». Con la proprietà di questi immobili aveva un tetto e un introito finanziario garantito. Poi il ciclone Cleopatra ha colpito duro, spazzando via i due appartamenti di zona Bandinu. «E nell’altro – racconta P.M. – si era installata abusivamente una famiglia che per una anno non riuscivo a mandare via: ci sono riuscito il 2 giugno, ma hanno fatto a pezzi tutto, è inabitabile e non c’è più corrente elettrica, l’Enel l’ha staccata».

Così il 64enne olbiese ha perso di colpo tutto. «Da mesi non pago le bollette e le tasse. Mi sono rivolto al Comune – dice – per per chiedere come fare per riparare le case alluvionate, ma mi hanno risposto che dev’essere lo Stato a intervenire. Mi hanno garantito solo un contributo di 100 euro mensili, in pratica con 3 euro al giorno devo arrangiarmi. Ma sono in cura per il diabete e devo seguire una dieta ben precisa e consumare quattro pasti. Così invece il Comune mi tiene a “dieta forzata”, posso comprare al massimo il pane e l’acqua, i soldi non bastano nemmeno per la mortadella. In più non posso comprare le medicine necessarie. Dal 18 novembre ho perso 16 chili, non posso stare a lungo in piedi, sono debilitato. E la notte dormo nella mia Seicento».

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