La Nuova Sardegna

CALANGIANUS. L'allarme è partito durante l'ultima seduta del Consiglio comunale. Il sindaco Giò Martino Loddo lo ha detto pubblicamente: «Ci hanno scippato il servizio di diabetologia in paese. Faremo di tutto per riprendercelo».

Il servizio era garantito una volta al mese. Adesso non c’è più. Sparisce anche quell'unica giornata di prestazione sanitaria ogni trenta giorni. «Sono amareggiato – continua il primo cittadino –, vorremmo che il servizio sanitario offerto dal diabetologo fosse di nuovo in funzione. Non è giusto che ci venga portato via».

Il sindaco minaccia le barricate e resistenza a oltranza per salvare la specialità medica nel paese «Continuerò a insistere, se non avrò risposte o conferme, andrò avanti denunciando la Asl per interruzione di pubblico servizio». Aggiunge Loddo. «Ho già parlato con il direttore generale della Asl, ma se il servizio non sarà ripristinato sono disposto ad avviare un'azione legale».

Il diabetologo prestava servizio ormai da alcuni anni a Calangianus, nel poliambulatorio comunale. «Dall’avvio delservizio sanitario, soprattutto per la popolazione anziana rappresentava un valido aiuto per curare meglio la malattia e prevenire le sue complicazioni. A causa delle distanze, molti non facevano più i controlli periodici. È paradossale che noi ci adoperiamo per migliorare la qualità della sanità in paese, come per esempio con l'introduzione dei defibrillatori, e alla Asl fanno un blitz del genere», chiude il sindaco Loddo.

Adesso, a Calangianus, tutta la comunità spera e aspetta che il diabetologo ritorni a occupare una delle stanze del presidio sanitario comunale di via Madrid, nella zona del campo sportivo. (s.d.)