La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, buttati dall’auto in corsa: triste fine per due cuccioli

Olbia, buttati dall’auto in corsa: triste fine per due cuccioli

I meticci erano stati chiusi in un sacco prima di essere eliminati brutalmente. Inutile intervento della forestale e del veterinario olbiese Salvatore Amadori

05 luglio 2014
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OLBIA. Lanciati dal finestrino. Come fossero cartacce o mozziconi di sigaretta. Qualcuno voleva liberarsi di loro, fare a meno di quelle presenze che richiedono impegno e affetto. Così ha pensato di farla finita nel più crudele dei modi: li ha chiusi dentro un sacco della spazzatura, forse li ha sbattuti al muro, e poi li ha gettati dall’auto in corsa. E per loro, due cuccioli di cane di neanche un mese, non c’è stato nulla da fare. Quando li hanno trovati avevano il cranio fracassato. Una storia da libro degli orrori che genera sdegno e sgomento. L’incredibile fatto è accaduto ieri mattina sulla strada che unisce Olbia a Golfo Aranci, ai piedi della collina di Suiles, poco prima della bocca della galleria che si affaccia sulla zona industriale. Nessuno, purtroppo, ha visto nulla. L’autore del crudele gesto ha agito con la certezza di non essere visto. A trovare il sacco con i due cuccioli meticci, rimbalzato in mezzo alla carreggiata, sono state alcune persone passate subito dopo con la propria auto. Convinte che si trattasse di spazzatura e con l’intento di liberare la strada, hanno afferrato la busta nera per poi fare la terribile scoperta. Immediatamente sono arrivati sul posto due agenti del corpo forestale che, con la speranza di riuscire a salvare i due cagnolini, li hanno raccolti e trasportati di corsa all’ambulatorio del veterinario olbiese Salvatore Amadori. Ma il dottore degli animali non ha potuto fare altro che constatare il decesso dei due cuccioli. Un episodio grave, terribile, ma purtroppo soltanto l’ultimo di una lunga serie. Da molto tempo, infatti, si registrano anche in città e nei centri limitrofi casi molto simili a quelli di ieri, che hanno come vittime cani e gatti, uccisi tramite barbari stratagemmi oppure gettati dentro i cassonetti ancora vivi. (d.b.)

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