La Nuova Sardegna

Olbia

Accorpamento della Asl la Gallura unita dice no

Accorpamento della Asl la Gallura unita dice no

Meloni (Pd): «La riforma degli enti locali servirà a garantire la nostra autonomia» Fasolino (Fi): «Quando si deve tagliare, si parla subito di noi: faremo le barricate»

25 luglio 2014
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OLBIA. Nessuno spazio in Gallura a ipotesi di accorpamento delle Asl. Nè a destra, nè a sinitra. A cominciare dai due consiglieri regionali Giuseppe Meloni del Pd e Giuseppe Fasolino di Forza Italia. Secco no senza dubbi anche da parte di Antonio Satta, Upc, presidente del distretto sanitario di Olbia. «La ventilata ipotesi di riorganizzazione sanitaria in Sardegna – dice Meloni –, che riduca le Asl da 8 a 5, prevedendo un accorpamento della Asl2 di Olbia a quella di Nuoro, è una ipotesi che se fosse proposta formalmente mi troverebbe contrario. Sto lavorando affinché venga confermata la proposta di legge n. 71, con primo firmatario il capogruppo Pd, che apra la strada alla riorganizzazione in campo sanitario che si accompagni alla riforma in atto per gli Enti Locali: il territorio della abrogata Provincia gallurese, anche allargato nei suoi confini, potrebbe ritrovare e rinnovare lo spazio e l'importanza che merita nel panorama istituzionale regionale» .

«Il partito anti-Gallura non approfitti dei provvedimenti sulle Asl – dice invece Fasolino – per tentare colpi di mano contro il nostro territorio. Per questo strisciante partito quando ci sono tagli da fare si pensa subito alla Gallura. Di questo passo non vorremmo che anche la tanto decantata azione di risparmio nel campo della Sanità si riducesse al solo taglio della ASL di Olbia, mantenendo inalterato invece tutto il rsto. Se così fosse sappiano che siamo pronti a fare le barricate dentro e fuori dai consessi elettivi. Con buon pace di chi ha fondato le proprie fortune politiche su logiche di campanile e di fazione».

«La legge di riordino del sistema sanitario regionale – dice Satta, che è anche presidente della Cm Monte Acuto – non può prevedere la scomparsa dell'Asl di Olbia, accorpandola a Sassari o Nuoro. Tale eventualità determinerebbe un declassamento della sanità gallurese, e rappresenterebbe un'offesa della dignità di galluresi. Occorre ricordare, infatti, che questa importante area della Sardegna è la terza provincia, dopo Cagliari e Sassari, per numero di abitanti, e che registra una continua crescita. I residenti aumentano considerevolmente durante l’estate, nel corso del quale la Asl2 ha sempre garantito un efficiente servizio sanitario».

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